Londra (e l'Occidente) sotto attacco. Tre commenti per capire

Due editoriali sul Corriere della Sera e uno sul Sole 24 ore

Londra (e l'Occidente) sotto attacco. Tre commenti per capire
Foto: DANIEL SORABJI / AFP
Furgone sulla folla a Londra. Durante tutta la notte e questa mattina le forze speciali e la Polizia stanno battendo a tappeto la città alla ricerca di possibili complici dei terroristi che ieri sera si sono lanciati con un furgone sulla folla a London Bridge, facendo 7 morti. La Polizia non esclude nuovi attentati, ma invita la cittadinanza ad una 'calma vigile'. Per ora, 48 i feriti. Afp)

Una strage ogni 15 giorni: l'orrore delle nostre vite. E' il titolo del commento di Marco Imarisio sul Corriere della Sera di questa mattina. Uno dei tanti commenti all'ennesimo attacco terroristico, quello di ieri sera a Londra, dove sono morte 7 persone. 

Sempre sul Corriere, Guodo Olimpio e Alessandro Sala si concentrano sul furgone, nuova arma di distruzione di massa, utilizzata già in precedenza a Nizza, Berlino e ancora a Londra. Leggi qui il pezzo integrale. 

"Abassato il livello di allarme dopo l'attentato di Manchester, gli apparati di sicurezza britannici hanno fatto un altro calcolo sbagliato: dagli errori si dovrebbe imparare, soprattutto quando si avvicinano le elezioni non solo in Gran Bretagna ma anche in Germania e forse pure in Italia. In pieno Ramadan, i jihadisti intendono trasferire lo stato di guerra mediorientale in Europa mentre si va al voto. Comincia così il commento di Alberto Negri, editorialista del Sole 24 Ore. "Ma qual è il vero pericolo per gli americani, gli inglesi e loro alleati arabi del Golfo? L'Iran. E questo dice tutto sul livello di irresponsabilità delle leadership occidentali. E' il messaggio sbagliato venuto dalla visita del presidente americano Donald Trump in Medio Oriente e che poi è passato anche al G-7: rifornire di armi l'Arabia Saudita con 110 miliardi di commesse ed essere acquiescenti con i piani delle monarchie arabe del Golfo e di Israele, non per abbattere il Califfato ma soprattutto per bloccare l'influenza dell'Iran sciita nella regione