Libia: intesa unitaria tra Tripoli e Tobruk, pressing di Ue e Onu
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Libia: intesa unitaria tra Tripoli e Tobruk, pressing di Ue e Onu

Libia: intesa unitaria tra Tripoli e Tobruk, pressing di Ue e Onu

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(AGI) - Roma, 9 ott. - La Libia e' a un punto di svolta, masolo il tempo potra' dire se la proposta di un governounitario, varata nella notte in Marocco, reggera' la sfidadelle faide interne a Tripoli e Tobruk da un lato e quella delterrorismo dall'altro. Premier sara' Fayez Serray, affiancatoda tre vice, Fathi al Magbiri, Musa al Kunni, Ahmed Maiteeq."Se questo esecutivo avra' il sostegno di tutti i libici allafine sara' il governo migliore nel mondo", ha detto l'inviatodell'Onu che da un anno lavora alla mediazione, BernardinoLeon, riferendosi a quanto decideranno nei prossimi giorni ilparlamento di Tobruk (l'unico internazionalmente riconosciuto ein scadenza il prossimo 20 ottobre) e quello di Tripoli, ilCongresso nazionale (Gnc), controllato dalle formazioniislamiste. Serraj e' espressione di Tobruk mentre gli altri diun "Consiglio di Presidenza", l'organo collettivo chesupervisionera' l'operato dell'esecutivo di unita nazionale:Fathi al Magbiri e' espresso da Bengasi, nella Cirenaica cheospita il governo di Tobruk, Musa al Kunni arriva dalla vastaregione indipendente meridionale del Fezzan, Ahmed Maiteeq e'membro del Gnc di Tripoli ed espressione delle brigate diMisurata. Qualcuno gia' si sfila ma per il momento non si tratta didefezioni tali da attenuare l'entusiasmo occidentale, ancheperche' nel contesto libico e' arduo capire se si tratti didichiarazioni rilasciate a titolo personale o meno. "Non siamoparte di questo (proposto) governo. Per noi non ha alcunsignificato perche' non siamo stati consultati", ha detto allaBbc Abdulsalam Bilashair, del Gnc, mentre per IbrahimAlzaghiat, del Parlamento di Tobruk, ha evidenziato come"questa governo proposto portera' alla divisione della Libia esi tramutera' in una burla". Piu' preoccupante, forse, e' laposizione assunta dalla Coalizione delle forze liberalilibiche, dell'ex premier Mahmoud Jibril, che partecipa alnegoziato in Marocco: "Non saremo parte del governo -ha fattosapere- e non sosteniamo i candidati scelti a guidarlo perche'restiamo convinti della nostra opinione precedente e cioe' chela riconciliazione si deve basare su un progetto di lavorocompleto". E il membro della delegazione del Congressonazionale libico di Tripoli, Abdel Rahman al Sawhili, haannunciato che non intende accettare l'incarico di presidentedel Consiglio di Stato, organismo che dovrebbe sorgere dalleceneri del Congresso dopo l'eventuale firma dell'accordo conTobruk. "I nomi dei membri del governo unitario fatti da Leon-ha precisato- non si erano mai sentiti prima della conferenzastampa". L'Occidente preme per un'intesa, e tenta di convincere lefazioni mettendo sul tavolo 100 milioni di euro, sommadecisamente non esorbitante rispetto ai profitti che oggivengono ottenuti attraverso il traffico illegale di petrolio oquello di esseri umani. Bruxelles, ha detto Federica Mogherini,responsabile della Politica estera dei Ventotto, "e' pronta adoffrire un immediato e concreto sostegno politico e finanziarioal nuovo governo". Roma, dal canto suo, esprime "soddisfazione"per il risultato conseguito nella notte dalle delegazioni delleformazioni libiche e auspica che "tutte le parti approvinol'intesa raggiunta questa notte e procedano alla firmadell'accordo", sposando la linea di Ban Ki-moon: "Non sprecarequesta opportunita' di riportare il Paese sul percorsotracciato per costruire uno Stato, che rifletta lo spirito e leambizioni della rivoluzione del 2011". (AGI).
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