Libia, Haftar riprende il controllo di Ras Lanuf e al Sidra
Governo di Tripoli riprende l'offensiva contro Isis a Sirte, uccisi due leader del Califfato

Tripoli - Le Guardie petrolifere fedeli al governo di accordo nazionale di Tripoli hanno confermato il loro ritiro dai due terminal petroliferi di Ras Lanuf e al Sidra in seguito a bombardamenti aerei condotti dall'aviazione dell'autoproclamato esercito libico guidato dal feldmaresciallo Khalifa Haftar. Lo riferisce il sito informativo "Libya Observer". Secondo quanto denunciato dalla Guardie petrolifere guidate da Ibrahim Jadhran i raid sarebbero stati condotti non solo dai caccia in dotazione all'esercito di Haftar, ma anche da velivoli di un paese straniero. I porti di al Sidra e Ras Lanuf sono due dei quattro terminal petroliferi conquistati la scorsa settimana dalle forze di Haftar. I quattro terminal erano in precedenza sotto il controllo delle Guardie petrolifere di Jadhran. L'offensiva lanciata questa mattina dalla Guardie petrolifere ha avuto successo in un primo momento consentendo alle milizie fedeli al governo di Tripoli di ripristinare il contro su Ras Lanuf e al Sidra, tuttavia alcune ore dopo l'autoproclamato esercito libico ha risposto con una pesante controffensiva appoggiata da numerosi bombardamenti aerei, costringendo le milizie di Jadhran aritirarsi. I combattimenti di oggi giungono mentre la compagnia statale petrolifera National oil corporation (Noc) si appresta a ravviare le esportazioni dai terminal della Mezzaluna petrolifera e al momento non e' ancora chiaro se gli scontri abbiano compromesso l'avvio delle esportazioni.
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Un funzionario dell'esercito libico ha sottolineato che un serbatoio petrolifero nel porto di al Sidra e' stato gravemente danneggiato nei combattimenti, mentre immagini diffuse sui media libici mostrano colonne di fumo nero che si alzano dalle aree residenziali di Ras Lanuf. Una nave cisterna giunta lo scorso 15 settembre a Ras Lanuf per caricare greggio e' ancora attraccata nel porto. Il portavoce dell'esercito libico, Ahmed al Mismari, ha dichiarato che le forze pro Haftar hanno respinto un attacco a Ras Lanuf con il sostegno dell'aviazione e stanno ora inseguendo le milizie di Jadhran in fuga da al Sidra. Le Guardie petrolifere sarebbero state sostenute nei combattimenti dalle Brigate di difesa di Bengasi, avversarie di Haftar. Secondo i media internazionali, i combattenti dell'autoproclamato esercito libico sostengono che Jadhran ha partecipato all'attacco odierno e sarebbe rimasto ferito ad una spalla. Gli scontri di questa settimana hanno sollevato nuovamente forti timori di un nuovo conflitto per la gestione delle risorse petrolifere libiche. Le milizie di Jadhran appoggiano il governo sostenuto dalle Nazioni Unite di Tripoli, mentre Haftar che formalmente appoggia il governo non riconosciuto di Tobruk e' accusato dagli avversari di voler stabilire un regime militare nel paese nord africano. A causa del conflitto la produzione libiche e' crollata drasticamente a poco piu' di 200 mila barili di petrolio al giorno rispetto a 1,6 milioni di barili del periodo in cui era al potere il colonnello Muhammar Gheddafi.(AGI)