Libia all'Onu: o ci mandate armi o fate interesse terroristi
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Libia all'Onu: o ci mandate armi o fate interesse terroristi

Libia all'Onu: o ci mandate armi o fate interesse terroristi

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(AGI) - New York, 27 set. - La Libia, sempre piu' traballantecon un Parlamento eletto a giugno, che si riunisce a Tobruk enon a Bengasi come dovrebbe, per la guerra civile in corso nelcapoluogo della Cirenaica, una seconda Camera (General ElecionCongress) decaduta ma resuscitata dagli islamisti, che hannoeletto un loro primo ministro, si e' presentata all'Onu non conil premier riconosciuto Abdullah al Thani ma con il presidentedella Libyan House of Representatives, Aguila Saleh Iissa.Quest'ultimo ha rivolto un nuovo appello alla comunita'internazionale affinche' non si scordi della Libia, come avevaperaltro esortato a fare, sempre al Palazzo di Vetro, anche ilpremier Matteo Renzi. Iissa ha avvertito che se la comunita' internazionalecontinuera' "a non non fornire armi e addestramentoall'esercito libico nella sua guerra contro il terrorismo,allora fara' gli interessi del terrorismo". E, ha aggiunto,"chiudere gli occhi davanti al terrorismo in Libia (le forzeislamiste che controllano Tripoli e si contendono Bengasi conle forze del generale Khalifa Haftar, ndr) non e' piu'accettabile. La comunita' internazionale deve decidere se starecon le autorita' legittimamente elette (il suo Parlamentoeletto il 25 giugno) o affermare chiaramente che la Libia deveaffrontare da sola i terroristi". Molto duro Iissa ha anche accusato l'Occidente di essere difatto responsabile del caos successivo degli ultimi mesi congli islamisti alla conquista della capitale: "Questo nonsarebbe successo se la comunita' internazionale avesse presosul serio la situazione in Libia". (AGI) .
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