La caccia ai corrotti cinesi ha fatto un'altra vittima eccellente 
ADV
ADV
La caccia ai corrotti cinesi ha fatto un'altra vittima eccellente 
Si intensifica a ​Pechino​ la caccia ​ai corrotti. L’ultima vittima è di altissimo profilo: si tratta di Sun Zhengcai, 53 anni, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC) della municipalità sudoccidentale di Chongqing, e il più giovane tra i venticinque membri del Politburo, l’ufficio politico del Partito. Le indagini nei suoi confronti sono state confermate dalla Commissione Centrale per l'Ispezione Disciplinare (massimo organo di controllo del Partito), dopo che il 15 luglio scorso il suo posto al vertice di Chongqing, una delle quattro città-provincia della Cina - assieme a Pechino, Tianjin e Shanghai - strategiche per ottenere promozioni ai vertici del potere, era stato preso da un altro astro nascente del PCC: Chen Min’er, classe 1956, alleato di ferro del presidente Xi Jinping, fino a quel momento a capo della provincia di un’altra provincia del Sud Ovest, il Guizhou.
ADV
ADV
Le voci di un coinvolgimento di Sun nelle indagini della Commissione Disciplinare guidata dal potentissimo Wang Qishan – diffuse la settimana scorsa dal Wall Street Journal - hanno trovato riscontro in un comunicato del Politburo, dal quale Sun verrà presumibilmente espulso. Sun è il secondo funzionario di alto profilo in pochi giorni a finire sotto indagine da parte della Commissione Disciplinare, dopo che nei giorni scorsi erano state confermate le accuse nei confronti dell'ex numero due della China Securities Regulatory Commission (Csrc), la Consob cinese, Yao Gang, il quale dovrà rispondere di violazioni disciplinari e di "avere disturbato l'ordine del mercato finanziario". Yao era sotto indagine dal novembre 2015, dopo la crisi delle Borse cinesi dell'estate precedente; un crack finanziario che aveva portato al ricambio al vertice della Csrc, nel mirino del Ministero della Pubblica Sicurezza per presunte irregolarità nell'azione di vigilanza dei mercati azionari.
Xi Jinping (Afp) 
Xi Jinping (Afp) 

Verso il Congresso: si apre la lotta al potere

E’ plausibile che la campagna anti-corruzione abbia colpito anche i potenziali avversari politici di Xi, il quale al prossimo Congresso punta a consolidare una cerchia di fedelissimi all’interno del Politburo, e a introdurre la sua teoria politica nella costituzione del Partito. Sun Zhengcai è sotto indagine per “gravi violazioni disciplinari” e la sua caduta in disgrazia rappresenta uno dei casi di lotta alla corruzione di più alto profilo di quest’anno, che sarà segnato dal Congresso del PCC. La campagna contro i funzionari corrotti è stata centrale nel primo mandato di Xi Jinping (2013-2017), per il quale rafforzare il Partito è necessario per avviare importanti riforme economiche e ridurre gli squilibri sociali.

In Cina la corruzione tra i funzionari è molto diffusa ed è uno dei fattori che più di altri rischiano di causare malcontento nella popolazione, e dunque minacciare il consenso del Partito. Nel 2016 sono stati puniti circa 300 mila funzionari. Nelle maglie della caccia a “mosche e tigri” sono finite altre 210 mila persone solo nella prima metà del 2017; di queste, almeno 38 sono funzionari di alto livello.

All’importante appuntamento politico dell’autunno prossimo (la data non è ancora nota), verranno assegnate promozioni importanti. Soprattutto: si assisterà al ricambio di cinque dei sette membri del Comitato Permanente, la cerchia ristretta di dirigenti politici a livello nazionale. In un Paese dove Stato e Partito sono sovrapposti, il Comitato Permanente rappresenta il cuore del potere cinese: tutti i membri, tranne il presidente e segretario generale del Partito Xi Jinping e il premier Li Keqiang, hanno infatti raggiunto i limiti di età (68 anni) e dovranno - in base alla consuetudine - lasciare il posto. Xi, nominato al sesto plenum dell’ottobre scorso “nucleo” del Partito e di fatto il leader più potente dopo Deng Xiaoping, entrerà nel suo secondo mandato (quinquennale), e quindi resterà in carica fino al 2023 (quando avrà 68 anni).
Ma non è escluso che Xi, qualora non riuscisse a individuare il suo successore, possa rompere la consuetudine ed estendere la presidenza fino a un terzo mandato
  • cinque su sette membri dell'attuale Comitato Permanente del Politburo, la cerchia ristretta del potere, dovranno lasciare il posto per raggiunti limiti d'età;
  • tra i venticinque membri dell'attuale Politburo, saranno undici quelli che dovranno ritirarsi;
  • complessivamente, dei circa 370 membri del Comitato Centrale, il vertice a base più larga del partito, circa duecento verranno sostituiti da altri membri più giovani.

Chi sale, chi scende

Hu Chunhua, Cai Qi e gli altri: i politici si preparano al Congresso d’autunno

Il documento politico di Wang Qishan

Sullo sfondo la sfida della crescita economica

ADV