L'Ucraina e' ancora in fiamme, nell'est si continua a combattere
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L'Ucraina e' ancora in fiamme, nell'est si continua a combattere

L'Ucraina e' ancora in fiamme, nell'est si continua a combattere

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(AGI) - Roma, 5 dic. - In attesa che l'accordo per il cessateil fuoco in Ucraina entri in vigore martedi' prossimo, lasituazione sul terreno resta tesa. Kiev ha reso noto che seisuoi soldati sono morti nell'est nelle ultime 24 ore, uno deibilanci piu' duri nelle ultime settimane per le truppe ucraine."Nell'ultimo giorno, abbiamo perso 6 soldati e altri 13 sonostati feriti", ha riferito il portavoce del Consiglio per laSicurezza e la Difesa nazionale, Andriy Lysenko. Intanto, da Basilea, a margine della giornata conclusivadel consiglio ministeriale dell'Osce, il ministro degli Esteriucraino, Pavlo Klimkin, ha ribadito la necessita' per il Paesedi un "vero" cessate il fuoco, all'indomani dell'accordoraggiunto tra Kiev e i separatisti filo-russi per fermare icombattimenti il 9 dicembre. L'Ucraina ha bisogno di "uncessate il fuoco non di nome ma di fatto", ha affermato. Ieri, il presidente ucraino Petro Poroshenko e i leader deiseparatisti filo-russi avevano annunciato il raggiungimento diuna vera tregua che dovrebbe entrare in vigore martedi'prossimo. Dal 10 dicembre, poi, e' previsto il ritiro da partedi Kiev degli armamenti pesanti dalle regioni di Donetsk eLugansk, a patto che i separatisti rispettino l'intesa. Sulla questione e' tornato a parlare il ministro degliEsteri russo, Serghei Lavrov, che da Basilea ha sottolineatocome l'Occidente sbagli a incolpare Mosca della situazionenell'Ucraina orientale. "Se alcuni Paesi europei, masoprattutto gli americani, vogliono presentarci come iprincipali colpevoli, che e' quello che fanno costantemente,questo non e' giusto e non funzionera'", ha avvertito il capodella diplomazia russa. Intanto, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni,all'indomani del colloquio a Basilea con Lavrov, ha ribaditocome le sanzioni alla Russia siano un "male necessario", ma inUcraina la soluzione deve essere politica. "La Russia haviolato un principio fondante della convivenza europea inUcraina", ha sottolineato Gentiloni. "Noi italiani", haaggiunto, "siamo tra quelli che pensano che le sanzioni sianoun male necessario, non una chiave per risolvere" il conflitto."Tenendo ferme le sanzioni, noi italiani cerchiamo unasoluzione politica", ha osservato Gentiloni. (AGI).
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