Israele: testa a testa Netanyahu-Herzog, ago bilancia Kahlon
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Israele: testa a testa Netanyahu-Herzog, ago bilancia Kahlon

Israele: testa a testa Netanyahu-Herzog, ago bilancia Kahlon

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(AGI) - Gerusalemme, 18 mar. - Anche se gli exit poll dannotesta a testa (27 seggi su 120 a ciascuno) il premier uscente,Benjamin Netanuahu, leader del conservatore Likud, e IsaacHerzog, a capo del Fronte Sionista di centro-sinistra, e' ilprimo ad avere ad oggi le maggiori chance di formare un nuovogoverno di colizione di destra. La soluzione di un governo diunita' nazionale, per cui spinge il presidente Reuven Rivlin,sembra al momento piu' difficile. Se Netanyahu riuscira' nell'impresa, oltre a diventare ilprimo ministro israeliano piu' longevo (in carica dal 1996 al1999 e dal 2009 ad oggi), infliggera' un duro colpo a BarackObama, con cui i rapporti sono sempre stati pessimi. Ma se questa rappresenterebbe una rivalsa personale diNetanyahu sul presidente americano, Israele rischia diritrovarsi piu' isolata. Non solo l'attuale amministrazione Usama anche l'Ue insistono da sempre sulla soluzione "due popoli,due stati", osteggiata da Netanyahu che da ultimo ha promessoche uno Stato palestinese non vedra' mai la luce con lui algoverno. Il solo dato numerico registra in ogni caso una nettavittoria politica per Netanyahu, che ha indetto a dicembreelezioni anticipate: il Likud e' accreditato da solo di 27seggi (28 secondo la rete Channel 2), ben 9 in piu' rispetto al2013. Netanyahu ha vinto puntando tutto sulla destra e senzacorteggiare il centro: oltre a bocciare ogni ipotesi di Statopalestinese ha martellato gli elettori con la minaccia allasicurezza dello Stato ebraico rappresentata dal programmanucleare iraniano e dall'avanzata dello jihadismo di Isis edelle altre sigle del terrorismo islamico. Scelte rivelatesivincenti. Ago della bilancia e' il movimento centrista Kulanu(accreditato di 10 seggi) creato solo lo scorso novembre daiMoshe Kahlon, ex Likud e ministro di Netanyahu. Kahlon haannunciato che intende decidere solo dopo il risultato finaledel voto ma di essere pronto ad entrare in un governo sia delLikud che del Fronte Sionista. Gli exit poll danno comunque al centro-destra (formato siada partiti piu' laici che da quelli religiosi) circa 63 seggisu 120. Il centro-sinistra si sarebbe fermato a 57, nonostantei sondaggi dessero in vantaggio di 4 seggi il Fronte Sionista. Netanyahu restera' premier fino a quando non sara' formatoun nuovo esecutivo ma al momento, almeno sulla carta, sembraavere le migliori chance di ricevere l'incarico dal presidenteRivlin dopo consultazioni basate sui risultati ufficiali.Chiunque ricevera' l'incarico avra' 42 giorni per formare ilnuovo esecutivo Ma oltre a Khalon, vincitori sono anche i partiti arabi, unitiper la prima volta in un'unica lista e recatisi in massa perprovare a fermare Netanyahu: sono la terza formazione politicacon 13 deputati. Difficilmente entreranno in un governo Herzogdi centro-sinistra ma potrebbero sostenerlo con un appoggioesterno pur di creare un blocco anti Netanyahu. Si tratterebbecomunque di una soluzione fragileI centristi di Yar lapid sono dati al quarto posto con 11/12seggi, in calo rispetto ai 19 conquistati nel 2013. NaftaliBennett, leader del partito ultranazionalista dei coloni'Focolare Ebraico' (accreditato di 9 seggi contro i 12 dellaprecedente Knesset) ha confermato la scelta di campo conNetanyahu. La destra religiosa dello Shas ha 7 deputati (ne aveva 11nel 2013); la sinistra del Meretz e' ferma a 5 (1 in menorispetto alla precedente Kensset). Durissimo colpo per il falco ed attuale ministro degliEsteri Avigdor Lieberman: Yisrael Beitenu e' crollata a 5seggi contro i 13 ottenuti due anni fa. (AGI) .
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