Israele: al via colloqui per governo, Netanyahu lavora su tensioni
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Israele: al via colloqui per governo, Netanyahu lavora su tensioni

Israele: al via colloqui per governo, Netanyahu lavora su tensioni

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(AGI) - Gerusalemme, 26 mar. - Non e' un compito facile quelloaffidato dal presidente d'Israele a Benjamin Netanyahu, chestamane ha avviato i colloqui con i partiti per formare unacoalizione di governo da presentare alla nuova Knesset. Illeader del Likud deve far fronte alle tensioni nazionali, contimori per la situazione economica e sociale, e i malumoriinternazionali, in primis di Washington, per le dichiarazioniestreme pronunciate durante la campagna elettorale. In questoscenario, i possibili alleati di governo - partiti di destra ereligiosi - sono gia' impegnati in dispute sulla suddivisionedelle posizioni chiave. Al momento, Netanyahu sembra poter contare sul sostegno di6 partiti, con una maggioranza di 67 deputati: Likud (30),Focolare ebraico (8), Ysrael Beitenu (6), gli ultraortodossisefarditi di Shas (7) e gli askenaziti di United Torah Judaism(Utj - 6), insieme al centro-destra Kulanu (10). Proprioquest'ultimo, prima del voto, aveva ricevuto assicurazione chein caso di ingresso al governo avrebbe avuto il ministero delleFinanze. Ma stamane, il leader Moshe Kahlon ha annullatol'incontro in programma con i rappresentanti del Likud, dopoaver sentito che la guida della commissione parlamentareFinanze sarebbe andata all'Utj. Una posizione cruciale per unpartito che si batte per introdurre alcune misure necessarie alPaese, come la riduzione del prezzo delle case e del costodella vita. Tensioni sono venute fuori anche con il partitoultra-nazionalista di Naftali Bennett, irritato per la presuntamarcia indietro di Netanyahu, che aveva promesso a Focolareebraico un ministero tra quelli di peso, Difesa, Esteri oFinanze. Al termine dell'incontro con il Likud, il leader delladelegazione del partito ultra-nazionalista Nir Orbach haricordato che dall'elettorato e' arrivato un messaggio chiaro afavore di un governo nazionalista congiunto. Tuttavia, haaggiunto, le relazioni con il Likud negli ultimi giorni "nonsono state semplici" e non e' ancora dato che il partito fara'parte della coalizione. "Dovunque saremo - al governo oall'opposizione - preserveremo la nostra visione nazionalisticadello Stato d'Israele e ci batteremo per i nostri principi", haaffermato, ripreso dal Jerusalem Post. Netanyahu ha sempre escluso la possibilita' di un governodi unita' nazionale con il blocco di centro-sinistra UnioneSionista di Isaac Herzog e Tzipi Livni, ma il deputato delLikud, Gilad Erdan, ha ricordato come l'opzione resti in campoin caso gli "alleati naturali" non abbassassero le richieste.Di fronte a cose "irragionevoli", con il "tempo che scorre","la scelta potrebbe essere un altro round di elezioni ol'approccio con partner meno naturali", ha spiegato. Ma illeader dei laburisti ha subito ribadito in comunicato che ilsuo partito fara' "una dura opposizione, tutto il resto e'speculazione dei media". (AGI).
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