Isis: video non verificato con bambino che uccide presunta spia
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Isis: video non verificato con bambino che uccide presunta spia

Isis: video non verificato con bambino che uccide presunta spia

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(AGI) - Beirut, 10 mar. - Un video postato dai miliziani Isis,di cui la Reuters non ha potuto verificare l'autenticita',mostra un ragazzo che uccide con un proiettile alla testaMuhammad Musallam, un arabo israeliano accusato di essere unaspia del Mossad. Anche la sicurezza israeliana non confermal'autenticita' del video. Il filmato dura 13 minuti e ilragazzo dice di essere stato incoraggiato ad uccidere dal padree dal fratello maggiore. La famiglia di Musallam ha semprenegato che la presunta vittima fosse una spia.Intanto nella zona di Mosul dell'Iraq settentrionale lacoalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti ha uccisooggi 36 militanti dello Stato islamico con una serie di raid su11 posizioni del gruppo jihadista nella zona di Mosul. E'quanto afferma in un comunicato il ministero della Difesa diBaghdad. Nell'attacco, si legge nel documento, sono stati anchedistrutti una decina di veicoli utilizzati dallo Statoislamico: secondo Baghdad si e' trattato "di un duro colpo perle capacita' militari dell'organizzazione". I raid sembranorientrare nel quadro delle attivita' di preparazione perl'offensiva militare su Mosul, prevista per la prossimaprimavera. Il Re Abdullah II di Giordania ha invitato i musulmani adunirsi alla lotta contro il cosiddetto Stato islamico nel corsodi un discorso al Parlamento europeo il 10 marzo. Il monarca hadetto che gli atti dei terroristi vanno contro i valoriislamici fondamentali come la misericordia, la pace e latolleranza. "I musulmani di tutto il mondo sono il piu' grandeobiettivo dei terroristi" ha detto. "Non permetteremo loro diutilizzare la nostra fede". Il re di Giordania ha anchesottolineato che il dialogo e il rispetto sono un modo percreare una societa' inclusiva: "Attaccare ed escludere glialtri, insultare gli altri popoli, la loro fede e leconvinzioni non e' un modo di agire. Il futuro sta nell'unita'e il rispetto, non nella divisione e negli stereotipi". Sulconflitto israelo-palestinese, il re Abdullah II ha insistitoper utilizzare una soluzione politica richiamando l'attenzionesul destino dei rifugiati siriani di cui 1,4 milioni si trovanonel suo paese. "Il mio piccolo paese e' diventato il terzopaese di accoglienza di rifugiati piu' grande al mondo eringrazio tutti voi, che ci state aiutando a sostenere questaresponsabilita' globale".(AGI).
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