Isis: raid su raffinerie del califfato. 3mila europei nella Jihad
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Isis: raid su raffinerie del califfato. 3mila europei nella Jihad

Isis: raid su raffinerie del califfato. 3mila europei nella Jihad

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(AGI) - Beirut, 26 set. - La coalizione internazionaleanti-Isis, guidata dagli Usa, ha bombardato nella notte i campidi petrolio sotto il controllo dello Stato Islamico in dueprovince siriane, quella di Deir Ezzor, al confine con lol'Iraq, e quella di Hasakeh. Entrambe le province erano statebombardate anche la notte scorsa. Lo ha reso notol'Osservatorio Siriano per i diritti umani. Secondo l'ong, l'obiettivo dell'attacco e' stato ilgiacimento di Al Tank, nella parte orientale della provincia diDeir Ezzor, e la zona petrolifera del deserto di al Quria.Colpito anche un centro di comando dello Stato Islamico allaperiferia della citta' di Al-Mayadsin. E' la quarta notte che la coalizione attacca obiettividell'Isis dentro la Siria, e la seconda che 'martella' leinstallazioni petrolifere che 'foraggiano' economicamente la'jihad' dei miliziani islamisti. PIU' DI 3MILA EUROPEI NELLA JIHAD Sono "piu' di 3mila" gli europei che si sono uniti ai jihadistidell'Isis in Siria ed Iraq: la stima e' del coordinatoreeuropeo contro il terrorismo, Guilles De Kerchove. Intervistato dalla Bbc, de Kerchove ha messo in guardial'Occidente dal rischio che i raid aerei in Iraq e Siriascatenino attentati per rappresaglia in Europa. "E' statochiaro con la Francia. Tre giorni fa (l'Isis) ha diffuso uncomunicato per dire che ci sarebbero state rappresaglie controla coalizione; e in Algeria e' stato rapito un francese e ed e'stato decapitato: hanno fatto quel che avevano annunciato". Non solo: c'e' il rischio che gruppi terroristici 'rivali',per esempio al-Qaeda, possano compiere attentati per mantenerealto il loro profilo: "La crescita (dell'Isis) potrebbespingere al-Qaeda a far qualcosa per mostrare che contaancora". La stima di 3mila jijadist europei e' complessiva,comprende cioe' tanto quelli che sono da tempo nella regione,che quelli che sono tornati in Europa o che sono morti inbattaglia. Secondo la Cia, i miliziani che combattono nellefila dell'Isis sono circa 30mila, un bilancio diffuso neigiorni scorsi e che ha triplicato le stime precedenti. La nascita del 'califfato', secondo il capo europeodell'anti-terrorismo, ha probabilmente amplificato le adesionialla jihad in Europa: "Se ci credi, probabilmente ne vuoi farparte il prima possibile". L'FBI HA IDENTIFICATO IL BOIA DI FOLEY E SOTLOFF Il direttore dell'Fbi, James Comey, ha annunciato che i suoiuomini hanno identificato con certezza il decapitatore degliostaggi di Isis, James Foley, Steven Sotloff, David Haines, manon intende rivelarne il nome. Si tratta dell'ormai fanmigerato"jihadi john", cosi' soprannominato per il suo accentolondinese. Il direttore dell'Fbi ha lanciato anche un allarme: sonocirca una decina gli americani che stanno combattendoall'estero nelle file di Isis o di altre organizzazioniterroristiche ma molti di piu' sono tornati a casa. Comey ha aggiunto che gli americani tornati dall'esterodopo aver combattuto con Isis od altri gruppi terroristici sonostati o arrestati o sono sotto sorveglianza da parte dell'Fbi. Comey ha aggiunto che gli americani tornati dall'esterodopo aver combattuto con Isis od altri gruppi terroristici sonostati o arrestati o sono sotto sorveglianza da parte dell'Fbi. ALLARME ATTENTATI METRO PARIGI-NY. "ISIS VUOLE DISTRUZIONECIVILTA'" Il premier iracheno Haider al Abadi ha reso noto ieri che sono"imminenti" progetti di attentati alle metropolitane di Parigie negli Usa. Intanto il presidente iraniano, Hassan Rohani, dal podiodell'Onu, ha detto che l'obiettivo dell'Isis e' la "distruzionedella civilta'". Le azioni del terrorismo, ha aggiunto, hannoil risultato di "incrementare l'islamofobia e aprire la stradaall'intervento di forze straniere" nella regione, un interventoche Teheran respinge. Rohani non cita gli Usa, ma ha detto che l'Isis e' ilfrutto dell'opera di "talune agenzie di intelligence che hannomesso un pugnale nelle mani di pazzi" e di "taluni Stati" chehanno creato l'estremismo e adesso "non riescono adaffrontarlo". All'indomani della decapitazione di Hervel Gourdel,l'ostaggio francese in mano ai jihadisti in Algeria, la Franciaha effettuato la seconda raffica di raid aerei sopra l'Iraq; eil ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian, non ha escluso lapossibilita' di fare lo stesso in Siria. La Francia e' in luttoe per tre giorni, da domani, le bandiere sventoleranno amezz'asta. Intanto anche Londra e' pronta a unirsi aibombardamenti contro il 'califfato': il premier, David Cameron,ha convocato per oggi un riunione del gabinetto di governo eper domani, venerdi', il Parlamento. Tanto il vicepremier, NickClegg, che il leader laburista, Ed Miliband, hanno confermatoil sostegno al governo e dunque la Raf potrebbe cominciare ibombardamenti gia' nel weekend. A meno di 24 ore dal dibattito a Westminster, a Londrasono state arrestate nove persone con l'accusa di terrorismo:tra i fermati - di eta' compresa fra i 22 e i 47 anni e che,secondo Scotland Yard, non costituivano una "minacciaimmediata"- un imam fondamentalista, Anjem Choudary, che avevadetto di non avere alcuna simpatia per Alan Henning, l'ostaggiobritannico ancora nelle mani dello Stato islamico. Dopo i nuovi bombardamenti francesi, i primi dal 19settembre, la Francia ha ventilato la possibilita' diestenderli anche in Siria: il ministro Le Drian ha ammesso chel'opzione e' "sul tavolo" poche ore dopo che il presidente,Francois Hollande, l'aveva invece esclusa. Parigi ha ancheampliato da 31 a 40 il numero dei Paesi nel mondo in cuiritiene ci siano rischi per l'incolumita' dei suoi cittadini,aggiungendo all'elenco i Paesi musulmani in Asia. Intanto nella notte le forze curde nel nord della Siriasono riuscite a respingere l'avanzata dei miliziani dello Statoislamico a sud di Kobane, la citta' da giorni al centrodell'offensiva jihadista. E mentre piu' di 120 ulema sunniti ditutti il mondo hanno denunciato, in una missiva inviata al'califfo' Abu Bakr al Baghdadi, che il suo gruppo StatoIslamico viola i precetti dell'Islam, dall'Onu e' arrivataun'ennesima accusa: donne e bimbe irachene, della minoranzayazida, sono state vendute come schiave, costrette a matrimoniforzati e violentate ripetutamente dai jihadisti. L'Onu haaggiunto che la sua missione in Iraq ha ricevuto la denunciaanche di donne che sono state giustiziate a Mosul: tra di loroanche un'avvocatessa, Samira Saleh al Naimi che e' stataprelevata con la forza la scorsa settimana dalla suaabitazione, giudicata da una corte islamica e giustiziatapubblicamente. La sua colpa? Aver denunciato su Facebook ladistruzione di templi e luoghi di culto. (AGI).
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