Iraq: Rumsfeld pugnala alla schiena Bush, assurda l'idea della democrazia a Baghdad
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Iraq: Rumsfeld pugnala alla schiena Bush, assurda l'idea della democrazia a Baghdad

Iraq: Rumsfeld pugnala alla schiena Bush, assurda l'idea della democrazia a Baghdad

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AGI) - Londra, 6 giu. - Scomparso dai riflettori a fine del2006, riemerge dall'oscurita' uno dei personaggi piu'controversi della storia americana. Donald Rumsfeld, il superfalco ministro della Difesa durante l'invasione dell'Iraq nel2003, critica oggi aspramente il suo presidente, George W. Bushe si smarca dalla decisione di abbattere Saddam Hussein. Unepilogo degno della miglior tragedia shakesperianaA dodici anni di distanza dall'inizio del disastro iracheno, ilvaso di Pandora da cui e' emerso Isis e il caos regionale,Rumsfeld bolla come un errore "l'irrelizzabile" idea di Bush diesportare la democrazia in Iraq. In un'intervista al Times afferma oggi che all'epoca nonera "uno di coloro che riteneva particolarmente adeguata lademocrazia come (sistema) appropriato per altri Paesi (dacalare dall'alto) in qualsiasi momento della storia. L'idea chepotessimo fabbricare la democrazia in Iraq mi sembravairrealizzabile. Mi preoccupai molto quando sentii per la primavolta queste parole", dice solo oggi Rumsfled anche seall'epoca tenne per se questi timori. Dopo aver pugnalato alla schiena Bush jr, Rumsfeld,illustra il suo punto di vista sull'instabilita' mondiale e sulruolo degli Usa. Critica la scelta del presidente Obama, che, sostiene, haabdicato alla leadership mondiale aprendo la portaall'espansionismo russo; sostiene che la Nato e l'Onu nonfunzionano piu' e dovrebbero essere sostituire da nuovealleanza in grado di affrontare le moderne minaccia come learmi chimiche, l'Iran e la schiavitu'; ritiene che l'Occidentedebba aprire gli occhi ed iniziare con Isis e gli altri gruppiterroristici una sorta di nuova Guerra Fredda, che durera'decenni, in cui le diverse intelligence collaborino pertagliare i finanziamenti ai jihadisti. Chiude, in questo casoesprimendo un concetto condiviso da molti, che fu un erroreabbattere il regime libico di Muammar Gheddafi. (AGI) .
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