India: Modi non licenzia ministro pro-indu',getta acqua su fuoco
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India: Modi non licenzia ministro pro-indu',getta acqua su fuoco

India: Modi non licenzia ministro pro-indu',getta acqua su fuoco

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(AGI) - New Delhi, 4 dic. - Il premier indiano Narendra Modi harespinto le pressanti richieste in Parlamento di mandare a casaun ministro che ha usato parole sprezzanti nei confronti di chinon e' indu'; ed ha esortato anzi i deputati ad accettare lesue scuse. Nella 'Camera alta' indiana si sono levate con forza leproteste dell'opposizione contro Niranjan Jyoti che lunedi'durante un comizio a New Delhi (dove all'inizio del prossimoanno si terranno elezioni locali) ha chiesto alla folla sevogliono un governo gestito dai "figli del (dio indu') Ram odai figli di bastardi".Jyoti, sottosegretario nel nuovo governo del partitonazionalista indu' Bharatiya Janata Party (Bjp), si e'affrettato a scusarsi. Ma non e' bastato ai partitid'opposizione. Modi ha dunque cercato di arginare la ricadutepolitiche della pessima uscita del collega, esortando iparlamentari ad accettare le sue scuse: "E' un ministro nuovo,e' entrato in Parlamento per la prima volta, ha chiesto scusa"."Chiedo al Parlamento -ha insistito il premier- di proseguireil suo lavoro nell'interesse del Paese". Il Bjp e' statoripetutamente accusato, durante la campagna elettorale che hapreceduto il voto di maggio, di voler polarizzare lo scontrocon le minoranze religiose. Gli indu' costituiscono l'80 percento della sterminata popolazione indiana (1,2 miliardi dipersone), contro i musulmani fermi al 13,4%; il resto dellapopolazione e' diviso tra cristiani, buddisti, sikh e fedeli dialtre religioni. (AGI).
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