(AGI) - Washington, 1 ott. - Ennesimo scivolone degli agentidel Secret Service, gli uomini che hanno il compito diproteggere la vita del presidente degli Stati Uniti e della suafamiglia: il 16 settembre scorso Barack Obama e un uomo conantecedenti penali e che era armato, hanno condiviso unascensore, un incidente che viola clamorosamente i protocollidei Servizi Segreti americani. L'imbarazzante incidente e'avvenuto ad Atlanta, in Georgia, il 16 settembre scorso, tregiorni prima che un uomo con un coltello riuscisse a scavalcarela cancellata della Casa Bianca e pote' non solo attraversare iprati, ma entrare nella East Wing, l'ala della residenza dovenon lavora il presidente, ma ci sono gli uffici della 'firstlady'. A rivelare entrambi gli episodi e' stato il WashingtonPost. Il 16 settembre era il giorno in cui il presidenteamericano visitava i Centri per il Controllo e la Prevenzionedelle Malattie di Atlanta, per analizzare -insieme aisuper-esperti virologi che lavorano nella struttura- larisposta del Paese all'epidemia di ebola in Africa. Iprotocolli del servizio Segreto impongono di verificare gliantecedenti penali di tutti coloro che entrano in qualche modoa contatto con il presidente. A entrare nell'ascensore conObama fu una guardia giurata armata: nel breve tragitto l'uomocomincio' a scattare fotografie e fare video con il cellulare,senza smettere neppure quando gli fu chiesto. Uscitidall'ascensore gli uomini del Secret Service lo hanno fermato,ma non si sono accorti che era armato fino a quando non e'arrivato il suo superiore e gli ha chiesto di consegnarel'arma. Non solo: l'inchiesta successiva ha accertato chel'uomo, in tre occasioni, era stato dichiarato colpevole diviolenza e aggressione. Insomma, una vera e propria debacle,per uomini la cui affidabilita' e' sempre stata considerataleggendaria. Il direttore del Secret Service, Julia Pierson,martedi' dinanzi a una commissione del Congresso a cui hadovuto relazionare l'accaduto, ha ammesso che si e' trattato diun incidente "inaccettabile" e di cui si e' assunta "la pienaresponsabilita'". (AGI)