C'è "ottimismo" a Mosca sul fatto che domani il generale libico Khalifa Haftar firmi l'accordo sulla tregua, redatto oggi a Mosca nell'ambito dei colloqui intra-libici, che hanno portato nella capitale russa anche il premier del Governo di accordo nazionale (Gna) Fayez al Serraj. Lo ha dichiarato all'AGI Lev Dengov, a capo del Gruppo di contatto russo per la Libia, sottolineando che "per Haftar è importante mantenere la Russia come alleato".
"Difficile pensare di venire a Mosca per firmare un documento, promosso da Russia e Turchia, per poi non sottoscriverlo", ha argomentato Dengov, il quale ha preferito non riferire su quali punti si sono arenati i negoziati oggi e quali sono le criticità su cui si sta lavorando.
"Se domani Haftar non firmerà", ha poi aggiunto il capo del gruppo di contatto russo, "ne trarremo le nostre conclusioni e continueremo a lavorare". "Lo svolgimento della Conferenza di Berlino, convocata per il 19 gennaio", ha assicurato il rappresentante russo, "non dipende dalla firma di Haftar" sul documento di cessate il fuoco.
"Mosca oggi e Berlino domenica sono due importanti passi avanti nel processo per una soluzione" alla crisi libica, ha poi sottolineato Dengov, riferendo che la Russia parteciperà sicuramente alla Conferenza in Germania, dove per ora è confermata la presenza del viceministro degli Esteri, Mikhail Bogdanov.