Mosca - I 167 giorni della campagna di Siria sono costati alla Russia l'equivalente di almeno 38,4 miliardi di rubli (poco piu' di 488 milioni di euro), prima del suo ritiro parziale avviato martedi'. Sono i calcoli fatti dall'agenzia economica Rbc, secondo la quale, per Mosca i costi giornalieri della guerra in sostegno di Bashar al Assad sono aumentati di quasi il 50% dall'inizio dei raid aerei: si e' passati dai 156,3 milioni ai 230 milioni di rubli al giorno (quasi tre milioni di euro), a causa dell'aumento dei velivoli militari di stanza alla base di Hmeymim.
Martedì il ritiro delle truppe russe
Cinque anni di guerra, mosaico di scontri e alleanze
La maggior parte delle spese (33,7 miliardi di rubli) sarebbe legata alle missioni di combattimento, mentre la stima relativa ai costi del personale militare (circa 4.000 persone, scrive Rbc) si aggira intorno agli 800 milioni di rubli.
Scopo della presenza russa in Siria è quello della lotta contro il terrorismo e non persegue gli interessi di paesi terzi, come per esempio l'Iran, ma solo i suoi, ha detto in un'intervista in radio oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. "Non non abbiamo rafforzato nessuno se non effettivamente le posizioni dell'esercito vero e ufficiale siriano nella sua lotta contro i gruppi terroristi - ha detto la portavoce - Prima di tutto non siamo li' per noi stessi".
Intanto un secondo gruppo di aerei da combattimento russi e' decollato dalla base di Hmeimim, nel nord-ovest della Siria, per tornare in Russia, nell'ambito del ritiro dal Paese ordinato dal presidente, Vladimir Putin. Vari aerei da combattimento SU-25 guidati da un velivolo da trasporto IL-76 hanno lasciato la base, seguendo il primo gruppo gia' partito martedi' e che e' atterrato a Voronezh, nel sud-ovest della Russia, tra le acclamazioni della folla.
Il rimpatrio della gran parte delle forze russe in Siria, cominciato martedi', sara' portato a termine a gruppi di aerei fino a che i caccia rientreranno nello spazio aereo russo; da li' gli aerei si dirigono ognuno verso le loro basi aerei.
Dopo che Putin lunedi' ha dichiarato conclusa la missione, il Cremlino ha spiegato che il presidente russo ha concordato la decisione di ritirare le truppe con il leader siriano, Bashar al-Assad, cui ha assicurato che la Russia manterra' in Siria forze sufficienti per controllare il rispetto del cessate il fuoco in vigore dallo scorso 27 febbraio. (AGI)