La crociata degli Stati Uniti contro l’uso eccessivo della plastica parte dai bar di Los Angeles, nello specifico dalle cannucce. Il governatore della California Gavin Newsom lo scorso novembre a posto la firma sulla nuova regolamentazione riguardo l’utilizzo di cannucce nei locali dello stato che si affaccia sul Pacifico.
A partire da ottobre potranno essere servite insieme ai drink solo su espressa richiesta del cliente, altrimenti arriverà una multa, non salatissima, che arriva a 25 dollari e non può superare i 300 annui. Il motivo per cui alle cannucce è riservata così tanta attenzione è che, secondo un rapporto di Lonely Whale Campaign, rappresentano il 4% dei rifiuti di plastica del mondo. Ben 500 milioni di cannucce, infatti, finiscono tra i rifiuti ogni anno.
In California, in particolare, hanno rappresentato il sesto elemento più comune tra i rifiuti trovati sulla costa tra il 1998 e il 2006, dietro sigarette, pacchetti alimentari, coperchi, borse e utensili di plastica. Un provvedimento che se può sembrare banale per un bar, e in molti si stanno attrezzando in questo senso per l’adozione di soluzioni biodegradabili come confermato anche da una dichiarazione del consigliere Mitch O'Farrell, diventa quasi rivoluzionario per quanto riguarda i grandi franchising come Starbucks e McDonald's.
Anche loro però in questo senso si stanno muovendo in anticipo in diverse parti del mondo, come Regno Unito e Irlanda dove già oggi non è possibile utilizzare cannucce di plastica. Ma Los Angeles non è la prima città statunitense a prendere questa decisione, anche Seattle e Washington DC hanno aderito alla misura e New York e Hawaii stanno studiando una loro regolamentazione.
L'anno scorso, una ragazza di 16 anni è riuscita a convincere l’Alaska Airlines a smettere di usare prodotti inquinanti per l'oceano come cannucce e bastoncini di plastica per bevande, l’azienda dopo aver preso la decisione ha ammesso di aver utilizzato 22 milioni di cannucce solo nel 2017.