Terminate le vacanze estive, Greta Thunberg non tornerà sui banchi di scuola. La giovanissima attivista per l’ambiente svedese, candidata Premio Nobel, ha deciso di concedersi un anno sabbatico per concentrarsi sulla campagna internazionale a sostegno della lotta ai cambiamenti climatici. Lo ha spiegato lei stessa al quotidiano scandinavo Dagens Nyheter : “È stata una decisione difficile, ma doveva essere presa adesso”, ha detto Greta, che a settembre parteciperà a un summit straordinario sul clima nella sede delle Nazioni Unite a New York ed è anche stata invitata a una conferenza sul tema nella capitale del Cile, Santiago, a dicembre. “Dal momento che non viaggio in aereo, devo attraversare l’Atlantico in un altro modo. Non ho ancora capito come, ma ci arriverò in un modo o nell’altro”.
Impegno e coerenza, sono i due punti fermi della 16enne. ”Il 2020 è l'anno in cui dobbiamo ridurre drasticamente le emissioni se vogliamo mantenere il riscaldamento globale tra 1,5 e 2 gradi”, ha detto. Quanto a impegno, Greta è decisamente in prima linea: promotrice degli scioperi per il clima “Fridays for Future”, è diventata un modello per centinaia di migliaia di giovani in tutto il mondo. Ha parlato senza peli sulla lingua ai maggiori leader mondiali, bacchettandoli sulla loro non azione. Ha discusso di surriscaldamento con Papa Francesco, che di recente l’ha ricevuta in Vaticano. Ed è finita nella classifica di Time fra le 100 persone più influenti del mondo.
Nel privato, invece, come ha già anticipato in vista del summit all’Onu, non prende l’aereo per inquinare meno, e ha convinto persino la madre a imitarla. La famiglia è vegetariana, come lei. A Davos, dove ha preso parte al forum, è arrivata in treno, dopo un viaggio durato più di 30 ore. Poi, stanca, Greta ha dormito in una tenda montata accanto all’albergo Schatzalp. Quando ha saputo di essere tra i possibili vincitori del Children's Climate Prize e che i finalisti avrebbero dovuto viaggiare in aereo fino a Stoccolma, Greta si è tirata indietro.