(AGI) - Roma, 11 mar. - A quattro anni dal disastro nucleare diFukushima, la situazione nelle aree colpite resta grave: ilmonitoraggio condotto da Greenpeace ha rivelato che il 59% deicampioni presi in aree ufficialmente 'decontaminate' era ancoraoltre la soglia, con i livelli piu' alti rilevati lontano dallestrade. Come sottolinea l'associazione ambientalistainternazionale in una nota, "il lavoro di decontaminazione e'servito in sostanza solamente a 'spostare' il problema, ma nona liberarsene".
"Attualmente - si legge - 120 mila persone nonhanno ancora fatto ritorno nelle loro case e il processo didecontaminazione sembra non conoscere fine. Le colline, lemontagne e le foreste della Prefettura di Fukushima sonofortemente contaminate". Il risultato, spiega Greenpeace, e'che "il materiale radioattivo viene dilavato attraverso i corsid'acqua e raggiunge anche aree precedentemente decontaminate,ricontaminandole". (AGI)