L'inventore danese accusato di aver assassinato la giornalista Kim Wall sul suo sottomarino è stato condannato all'ergastolo, scrive il Daily Mirror. Peter Madsen ha ammesso di aver smembrato il cadavere della donna, morta nel sottomarino mentre stava lavorando una storia sull'inventore e le sue realizzazioni, ma ha ripetutamente negato di averla uccisa.
La decisione è arrivata dopo 11 giorni di udienze che hanno svelato le oscure fantasie sessuali del 47enne con donne torturate e decapitate. L'ergastolo - che in Danimarca viene generalmente ridotto a una detenzione che non supera i 16 anni - è la condanna che i pubblici ministeri avevano chiesto per le accuse di omicidio premeditato, aggressione sessuale aggravata e vilipendio di cadavere.
Il pm Jakob Buch-Jepsen ha detto che Madsen ha ucciso la Wall, 30 anni, per soddisfare una sua macabra fantasia sessuale e "ha cercato di creare il crimine perfetto". Madsen ha sostenuto che la giornalista, salita a bordo del suo sottomarino il 10 agosto per farsi intervistare, è morta quando una depressurizzazione improvvisa ha riempito il battello di fumi tossici. "Sono davvero, davvero dispiaciuto per quello che è successo", ha detto al giudice dopo che le due parti hanno presentato i loro argomenti di chiusura lunedì.
Madsen ha ammesso solo di aver smembrato il corpo di Wall e di aver gettato i suoi resti in mare, reato punibile con sei mesi di prigione. L'inventore è la quindicesima persona in 10 anni a essere condannata all'ergastolo.