Rallentare quando si vede un incidente stradale non sarà nobile ma è umano. Fermarsi a riprendere le operazioni di soccorso come se fosse qualcosa di divertente, invece, non è solo irrispettoso nei confronti delle vittime ma spesso ostacola il lavoro stesso di medici e pompieri giunti sul luogo del sinistro. In Germania vengono chiamati "Gaffer" coloro che vedono gli scenari di un incidente come un'altra occasione per una bella foto, o magari un selfie, da condividere sulle reti sociali e inviare ai propri contatti. E "Schaulustige - Sei kein Gaffer (Turisti - Non essere un gaffer") è il titolo di un video girato, per sensibilizzare l'opinione pubblica su quanto deleterio sia il fenomeno, in collaborazione con i pompieri volontari di Osnabrück, nella Bassa Sassonia.
Il filmato, che in pochi giorni ha già raccolto milioni di visualizzazioni, raffigura tre giovani che, di ritorno dalle vacanze, si fermano di fronte alla scena di un incidente stradale mortale. Nonostante le rimostranze del personale di soccorso, i tre iniziano a scattare foto delle lamiere e dei corpi delle vittime e a inviarle agli amici, ricevendo subito tanti gratificanti like, commenti e condivisioni. Uno dei ragazzi, infine, decide di inviare una foto anche alla madre su whatsapp. Ma la doppia spunta non appare. E la donna non risponde al telefono. Il cadavere riverso sull'asfalto, si scopre alla fine del video, è il suo.