Fbi indaga sul rapporto Trump-Russia. Tutti gli indizi che portano a Mosca
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Fbi indaga sul rapporto Trump-Russia. Tutti gli indizi che portano a Mosca
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I tre 'cerchi' che legano Trump alla Russia

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  1. Paul Manafort e Carter Page. "Il primo diventa manager della campagna di Trump a fine marzo 2016, il secondo è indicato come consigliere. Personaggi noti per le entrature a Mosca". Come ricorda il quotidiano, "a metà agosto il New York Times diffonde dettagli su presunti fondi russo-ucraini in favore di Manafort. Che tiene duro per qualche giorno, poi il 19 è costretto a dimettersi".
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  2. L'ex consigliere per la sicurezza, Michael Flynn, ufficiale dalle "grandi entrature al Cremlino", "uno dei fautori della grande svolta verso l’avversario". Nuove indiscrezioni spiattellano che Flynn ha avuto 5 colloqui con l’ambasciatore russo in America Sergei Kislyak. E il quadro peggiora quando si scopre che hanno discusso delle sanzioni occidentali contro la Russia, quelle misure che lo 'zar' vorrebbe fossero tolte". Flynn nega davanti al vice presidente Mike Pence, che rilancia questa versione ma "il 13 febbraio Flynn, dopo aver ammesso di aver dato informazioni errate a Pence, è costretto a lasciare".
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  3. Jeff Sessions, segretario alla Giustizia costretto alle dimissioni. "E' il Washington Post, il 1 marzo, a sganciare la bomba: il ministro ha avuto almeno due contatti con il solito ambasciatore Kislyak e non lo ha rivelato durante la deposizione al Congresso nonostante gli fosse stato chiesto".
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​Trump e l'intrigo russo che danneggia i piani del Cremlino

Fbi, nessuna prova delle accuse di intercettazioni contro Obama

  • Il capo dell'Fbi ha smentito: "non abbiamo alcuna informazione che possa confermare il contenuto di quel tweet".
  • Una posizione ribadita dal direttore della National security agency (Nsa) Mike Rogers, secondo cui "non abbiamo evidenze che ci siano state intercettazioni. Nessuno ci ha chiesto di avviare questo tipo di operazione ed è corretta la reazione dei nostri alleati britannici che hanno definito 'ridicola' l’ipotesi di un loro coinvolgimento".

I sospetti brogli in alcuni Stati, "non abbiamo informazioni in merito"

La reazione (su Twitter) di Trump

Il presidente contro la fuga di notizie ai media

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