Facebook: Corte Ue, "Usa non garantiscono protezione dei dati"
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Facebook: Corte Ue, "Usa non garantiscono protezione dei dati"

Facebook: Corte Ue, "Usa non garantiscono protezione dei dati"

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(AGI) - Lussemburgo, 6 ott. - I cittadini europei potrannochiedere di vietare a Facebook o ad altri colossi del web diconservare negli Usa i dati dei propri iscritti: e' quanto hastabilito la Corte di Giustizia dell'Ue che ha rovesciato unadecisione del 2000 della Commissione europea che riteneva chegli Usa garantissero un livello di protezione adeguato dei datipersonali, permettendo cosi' il trasferimento di informazioniriguardati cittadini europei. Il massimo organo giudiziario comunitario ha accolto larichiesta al centro di una lunga battaglia giudiziaria controFacebook avviata nel 2011 da uno studente austriaco digiurisprudenza, Max Schrems, dopo lo scandalo del programma disorveglianza della Nsa americana svelato da Esward Snowden. Lasentenza fissa un precedente e che finira' per riguardare igiganti tecnologici americani presenti in Europa, oltre aFacebook la Apple, Google e Microsoft. Secondo la legislazionecomunitaria, si possono trasferire dati personali a un Paeseterzo solo se questo garantisce un livello di protezioneadeguato. La Corte ha fatto presente che negli Usa le esigenze dellasicurezza nazionale prevalgono "sul regime dell'approdo sicuro"per i dati privati dei cittadini europei. Per questo i colossidel web sono obbligati a derogare "senza limiti, alle norme ditutela previste" con il rischio di "ingerenze da parte delleautorita' pubbliche americane nei diritti fondamentali dellepersone". Per la Corte di Lussemburgo, "una normativa checonsenta alle autorita' pubbliche di accedere in manierageneralizzata al contenuto di comunicazioni elettroniche deveessere considerata lesiva del contenuto essenziale del dirittofondamentale al rispetto della vita privata". Facebookraccoglie i dati dei suoi utenti europei in un server che habase in Irlanda e da li' li trasferisce negli Stati Uniti. Conquesta sentenza, la Corte Ue ha rimesso alle autorita' dicontrollo di Dublino di "esaminare la denuncia" del cittadinoaustriaco e di valutare se sia necessario "sospendere iltrasferimento dei dati degli iscritti europei verso gli StatiUniti, poiche' gli Usa non offrono un livello di protezioneadegutao dei dati personali". (AGI)
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