Parigi - Il ministro francese delle Finanze, Michel Sapin, condivide la necessita' di ridiscutere le regole del Patto di Stabilita', dopo le sollecitazioni del premier italiano, Matteo Renzi.In un'intervista radiotelevisiva realizzata per RMC e BFM TV, Sapin ha ricordato che il limite del deficit del 3% del Pil previsto dal Patto di stabilita' "non e' una cifra che cada dal cielo", perche' e' quella che si ritiene possa stabilizzare il debito. Nel caso della Francia, ha ripetuto che l'obiettivo del governo e' che il deficit si collochi al 3,3% del Pil a fine anno e del 2,8% nel 2017. "Non sono cifre sacre", ha detto il Ministro ribadendo che e' "l'unico modo" per stabilizzare la situazione del Paese. E in questo senso vanno considerate le proposte di riforma dell'Ue che nei prossimi giorni formalizzera' il presidente francese, Francois Hollande insieme alla cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Il ministro ha confermato che l'esecutivo francese vuole continuare ad abbassare le imposte (nel 2014, ha ricordato, si tratta di 5 miliardi in meno), ma non ha specificato quali settori saranno interessati mentre ha precisato che i tagli si faranno "in maniera compatibile con i nostri grandi orientamenti", in particolare con la necessita' di ridurre il deficit" e in questo senso, ha concluso, "il margine non e' enorme". (AGI)