Roma - "Apriamo il Parlamento europeo alle persone, alle loro paure, alle loro speranze e alle richieste". Gianni Pittella, capogruppo degli eruoparlamentari Socialisti e democratici, spiega sull'Unita' on line i motivi della sua candidatura alla presidenza.
Una candidatura, afferma, "di cambiamento" e "che offre una risposta all'esigenza di aprire una nuova fase nel Parlamento e nelle istituzioni comunitarie" perche' "il mondo del 2014, ad inizio legislatura, non e' piu' lo stesso e sarebbe da stolti continuare con la stessa formula che in questi anni ha governato il Parlamento: la cooperazione legislativa con i Popolari". "Il mondo e' cambiato - continua - con la vittoria di Trump. L'Europa e' cambiata con la Brexit, la crisi migratoria, la grande crisi di popolarita' delle istituzioni, l'avanzamento delle forze xenofobe e radicali in tutta Europa, la fine del governo Renzi". Ora per Pittella "il risultato piu' evidente e' la fine della cosiddetta cooperazione legislativa con il PPE. Indipendentemente dal risultato di questa elezione, non vi e' alcuna possibilita' di ripristino. Come presidente del Parlamento, voglio aprire una nuova fase in cui tutti i gruppi, piccoli e grandi, avranno pari dignita' e pari diritti nel plasmare le decisioni della casa".
Nell'editoriale Pittella espone le linee guida della sua candidatura: "Come presidente del Parlamento Ue, sara' mio dovere aumentare la trasparenza e la democrazia del processo decisionale. Solo attraverso dibattiti autentici e scontri politici costruttivi, il Parlamento e tutti i suoi membri saranno in grado di dare risposte concrete ai problemi concreti dei nostri cittadini. Dobbiamo imparare la lezione da tali cambiamenti: apriamo le istituzioni alla societa'".