Ankara - Il governo turco ha deciso la chiusura di tutte le accademie militari del Paese e l'espulsione dall'esercito di altri 1.389 soldati sospettati di aver partecipato al fallito golpe del 15 luglio. Secondo un decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed emesso sulla base delle competenza che loo stato di emergenza assegnala all'esecutivo, sono state chiuse le accademie, i centri di alta formazione militare e gli istituti per sottufficiali. Inoltre l'Accademia di medicina militare di Gulhane passa sotto il controllo del ministero della sanita'. Il decreto dispone anche la creazione di un'unita' di difesa nazionale per la formazione di ufficiali, che dipendera' dal ministero della Difesa e il cui rettore sara' nominato dal presidente del Paese tra tre candidati proposti dal governo. Inoltre i comandanti delle Forze armate risponderanno direttamente al ministro della Difesa. Il capo dello Stato, Recep Tayyip Erdogan, ha proposto in varie occasioni che il capo di stato maggiore e i servizi di intelligence siano subordinati alla presidenza e non al governo, ma la ristrutturazione richiederebbe una riforma costituzionale. Con l'espulsione di questi 1.390 militari, sono ormai 3mila i soldati delle forze Armate mandati a casa dopo il golpe: tra di loro, un terzo di tutti i generali e ammiragli. (AGI)