Roma - Giallo fitto sulla sorte di Recep Tayyip Erdogan. Inizialmente la rete americana Msnbc e il settimanale tedesco Der Spiegel hanno riferito che la Germania avrebbe rifiutato la richiesta di atterraggio del jet presidenziale. Secondo fonti del Pentagono, aveva chiesto asilo a Berlino dopo che le autorita' dell'aeorporto di Istanbul, occupato dai militari golpisti, avevano per primi negato all'aereo del presidente turco il permesso di scendere a terra.
Secondo la rete americana Nbc dopo essersi visto rifiutare l'autorizzazione all'atterraggio a Berlino, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si sarebbe diretto verso Londra. Ma anche le autorita' britanniche avrebbero deciso di non accogliere Erdogan, formalmente ancora capo di uno dei 28 Stati membri della Nato, mentre la situazione in Turchia e' nel caos totale.
Si è parlato, quindi, di una rotta verso Roma. Fonti del governo italiano, però, hanno riferito che non risulta che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan abbia chiesto di accedere allo spazio aereo italiano. In precedenza si erano diffuse voci incontrollate su internet secondo le quali Erdogan, che sta affrontando un golpe militare in patria, avrebbe chiesto di atterrare a Ciampino.
Niente Roma, dunque, e neppure Mosca per Erdogan. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto che ne' il leader turco Erdogan, ne' i militari che stanno cercando di prendere il potere in Turchia hanno provato a mettersi in contatto con Vladimir Putin. Lo riporta il canale russo Lifenews.
L'aeronautica militare iraniana (Nahaja) ha poi smentito le notizie corse nelle ultime ore circa il passaggio dell'aereo di Recep Tayyip Erdogan sul cielo dell'Iran alla volta del Qatar. A riferirlo attraverso un messaggio Twitter il direttore del gruppo per gli studi di sicurezza e della difesa della presidenza della Repubblica Islamica, Abbas Gheidari, citato dal sito dell'agenzia iraniana YJC.
Nella ridda di voci, si aggiunge anche quella del vice primo ministro turco Veysi Kaynak che all'emittente televisiva 'Cnn Turkey' ha detto: "Il nostro presidente non e' un uomo che si arrende", ha ammonito Kaynak. "In questo momento si sta dirigendo verso l'aeroporto 'Ataturk' di Istanbul", il maggiore del Paese. Lo scalo e' peraltro circondato dai carri armati dei militari golpisti.