Inizia l'era Trump, reale e virtuale: subito dopo l’insediamento il presidente ha preso possesso dell’account twitter @Potus. Nel sito della Casa Bianca sono spariti i riferimenti al cambiamento climatico e non c’è più neanche la pagina del Dipartimento del Lavoro che ospitava una relazione sulla comunità lgbt nel contesto lavorativo. L'intera sezione "Politica Estera" è composta di 220 parole.
Ristrutturazione
Le prime mosse a livello decorativo sono avvenute ovviamente nello Studio Ovale, dove è stato sistemato il busto di Winston Churchill al posto di quello di Martin Luther King. Nuove anche le tende, dorate con finiture blu, il tappeto e i divani. Trump ha poi voluto sostituire anche qualche dipinto.
I am honored to serve you, the great American People, as your 45th President of the United States! pic.twitter.com/BVtt7lSrlA
— President Trump (@POTUS) 21 gennaio 2017
Che fine farà l’eredità digitale di Obama?
Nel passaggio del consegne del 2009, non esisteva alcun @potus o @flotus. Ora che Trump è il nuovo President Of the United States, cosa è successo di tutti i tweet, le foto su Instagram e i pensieri virtuali di Barack e Michelle? La Casa Bianca ha annunciato di aver messo in atto un piano per dare vita a una transizione appunto senza precedenti anche per gli account dei social network. Intanto sono spariti tutti i vecchi tweet di Obama e nei sei post già pubblicati, cinque sono retweet dall'account @realDonaldTrump. L'unico like è per se stesso: il video in cui balla con Melania alla cerimonia di insediamento.
THANK YOU for another wonderful evening in Washington, D.C. TOGETHER, we will MAKE AMERICA GREAT AGAIN pic.twitter.com/V3aoj9RUh4
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 21 gennaio 2017