L'Avana - "I piani machiavellici degli Stati Uniti mi facevano quasi ridere". Fidel Castro parla dei propri 90 anni e non risparmia il consueto sarcasmo verso il vicino di casa ricordandogli i 634 complotti che, secondo l'intelligence cubana, tra il 1958 e 2000 hanno mancato l'obiettivo di eliminarlo. Poi il Lider maximo tralascia il proprio compleanno per approfondire la critica verso Barack Obama, che tra qualche mese lascerà la Casa Bianca: "Il suo discorso in occasione della visita del Giappone ha mancato un'occasione non è stato di alto profilo quando non ha trovato le parole per scusarsi dell'assassinio di migliaia di persone a Hiroshima", scrive l'ex dittatore nell'articolo "En cumpleanos" pubblicato sui media di Stato dimenticando di aver egli stesso concesso quindici anni dopo a Nikita Krushev di piazzare sull'isola le testate nucleari che diedero vita alla 'crisi dei missili' nel all'inizio degli anni Sessanta. Castro lancia un appello per la pace: "Nessuna potenza puo' prendersi il diritto di ammazzare milioni di persone", afferma, mentre per la fine dell'articolo indica nell'aumento demografico "il principale rischio della storia dell'umanita'".(AGI)