Croazia rinvia migranti a Ungheria. Germania sfida Ue su quote
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Croazia rinvia migranti a Ungheria. Germania sfida Ue su quote

Croazia rinvia migranti a Ungheria. Germania sfida Ue su quote

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(AGI) - Roma, 18 set. - Una bambina di appena 4 anni e'annegata nel naufragio di un barcone al largo della Turchia, eun siriano e' morto fulminato sul tetto di un treno mercinell'EuroTunnel, mentre la Croazia ha cominciato a rimandareverso l'Ungheria i migranti che erano appena giunti sul proprioterritorio: circa tredicimila in poco piu' di due giorni, unamarea umana di cui la Repubblica ex jugoslava sostiene di nonessere piu' in grado di farsi carico. Chi arriva non potra' essere ne' ospitato e nemmenoregistrato, ha avvertito il premier croato Zoran Milanovic:sara' assicurata loro assistenza provvisoria ma poi se nedovranno andare, ha sottolineato. Cosi' nel pomeriggio unaventina di pullman stracarichi si sono messi in viaggio versola frontiera magiara, che almeno due veicoli hanno gia'varcato. L'Unione Europea, ha tagliato corto Milanovic, devesapere che la Croazia non puo' diventare un 'hotspot' per chitenta di entrare in Europa occidentale. L'atteggiamento di Zagabria ha irritato la Slovenia dove,secondo il governo, sono attesi un migliaio di arrivi nelleprossime 24 ore. Lubiana ha accusato il Paese vicino di violarele norme dell'Unione Europea, e in particolare il protocollo diDublino che impone la registrazione, affinche' l'asilo sia inseguito eventualmente concesso nello Stato membro di primoingresso sul territorio comunitario. Proprio oggi d'altra parte il premier ungherese ViktorOrban ha annunciato che e' stata avviata la costruzione di unanuova barriera di contenimento lungo i 41 chilometri di confinedi terraferma con la Croazia, gli altri 289 essendo delimitatidalla Drava, fiume molto difficile da attraversare. Al lavoroci sono gia' seicento soldati, entro domenica saranno 1.800. L'Ue frattanto ha fornito gli ultimi numeri della crisi:213.000 le richieste di asilo pervenute da aprile a giugno, conun incremento dell'85 per cento sullo stesso periodo nel 2014.Il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, hamesso in guardia il blocco dei Paesi dell'est che si oppongonoalle quote: "Se non ci sara' un'altra strada", ha ribadito,"dovremo valutare seriamente il ricorso allo strumento delladecisione a maggioranza". Il principio dell'unanimita' avevafatto sostanzialmente fallire il Consiglio dei Ministridell'Interno di lunedi' a Bruxelles. (AGI)
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