Corte New York, Google Books legale "nessuna violazione diritti"
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Corte New York, Google Books legale "nessuna violazione diritti"

Corte New York, Google Books legale "nessuna violazione diritti"

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(AGI) - New York, 16 ott. - Nuovo punto a favore di Googlenella battaglia legale sui diritti dei libri pubblicati sullapiattaforma 'Books'. La seconda Corte di Appello di New York,respingendo le richieste della piu' importante associazionedegli scrittori americani, 'Authors Guild', ha stabilito che ilcolosso di Mountain View non ha violato il copyright. Secondo igiudici, il progetto 'Books' fornisce un servizio pubblico,rispettando le norme sulla proprieta' intellettuale delleopere. La battaglia legale tra Google e gli autori dei libri vaavanti dal 2005, un anno dopo il lancio della piattaforma. Nel2008, l'azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin raggiunseun accordo preliminare e accetto' di pagare 125 milioni didollari agli autori dei libri indicizzati. Ma a schierarsicontro l'accordo fu la potente American Society of Journalistsand Authors che avvio' una battaglia legale, poi proseguitadalla 'Authors Guild'. Gli autori contestano il fatto che attraverso 'GoogleBooks', oltre a poter scaricare le versioni integrali dei librinon protetti da copyright, forniti da importanti biblioteche,gli utenti possano effettuare ricerche all'interno di tutti itesti indicizzati e possano leggere un'anteprima. Mountain Viewha sempre sostenuto invece che la piattaforma web contribuiscead aumentare le vendite e fa si' che i lettori possano scopriretesti di loro interesse che non conoscevano e acquistare libriche altrimenti non avrebbero mai comprato. Nel 2013, il giudice di primo grado Denny Chin aveva datoragione a Google, sottolineando che la scansione dei libri e lapubblicazione on-line delle anteprime non costituissero unaviolazione del copyright. In particolare, la pubblicazionedegli estratti "consente al lettore di valutare se siano di suointeresse, senza rivelare cosi' tanto del contenuto, ominacciare gli interessi dell'autore", scrivevano i magistrati. Prima del pronunciamento dei giudici di New York, Googleaveva fatto sapere che una sentenza contraria avrebbecomportato miliardi di dollari di danni. Ma la battaglialegale, ormai decennale, potrebbe proseguire fino alla CorteSuprema. (AGI).
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