Doc Liza e il coro dell'Armata Rossa sull'aereo precipitato

Tra le 92 vittime anche il medico volto umano di Vladimir Putin e l'Ensamble che si esibì con Toto Cutugno. Il cantante, "ho rinunciato per caso". Flash mob a Mosca

Doc Liza e il coro dell'Armata Rossa sull'aereo precipitato
cade aereo russo con coro militare (Afp) 

Mosca - Tra le 92 vittime del Tu-154, l'aereo russo precipitato nel Mar Nero due minuti dopo essere decollato dall'aeroporto di Sochi e diretto in Siria, c'erano diversi personaggi famosi in Russia, anche per il loro impegno umanitario, come la 'dottoressa Liza' e star internazionali dello spettacolo, come l'Ensemble Alexandrov. La causa più probabile del disastro è un'avaria.

Flash mob a Mosca

 

Ecco chi era a bordo dell'aereo:

  • Elizaveta Glinka, conosciuta come 'Dottoressa Liza' presidente della ong 'Fair Aid' (organizzazione che aiuta i malati terminali di cancro) che stava trasportando aiuti in Siria. Premiata da Vladimir Putin, di cui rappresentava il lato piu caritatevole, aveva aiutato ad evacuare decine di bambini feriti durante la guerra in Ucraina. Ora era impegna in Siria. Sull'aereo precipitato c'era un carico di medicinali e attrezzature mediche per il policlinico di Tishrin a Latakia. 
  • I 63 componenti dell'Ensamble Alexandrov, Coro dell'Armata rossa, il più famoso coro militare al mondo e da quasi 90 anni un mito, sopravvissuto anche al crollo dell'Urss. La sua fondazione risale al 1928, quando il giovane professore di musica Alex Alexandrov volle risollevare il morale delle truppe sovietiche creando l'Alexandrov Ensemble che si esibiva davanti ai soldati eseguendo canti propagandistici sovietici. Alexandrov e' l'autore del famosissimo inno sovietico, adottato anche nella Russia post-Urss con una modifica del testo. Si è esibito in tutto il mondo, con 7mila spettacoli in piu' di 50 Paesi a cui si stima abbiano assistito piu' di 20 milioni di persone. Tante anche le tappe italiane, anche davanti a Papa Giovanni Paolo II. Nel 2013 ci fu anche un'apparizione al Festival di Sanremo, quando sul palco del Teatro Ariston il coro intonò "L'italiano" insieme a Toto Cutugno. 
  • Il direttore del coro Valeri Khalilov
  • 7 militari
  • 9 giornalisti delle tv Pervy Kanal, Ntv  e Zvezda
  • il responsabile del dipartimento culturale del ministero della Difesa Anton Gubankov
  • 8 membri dell'equipaggio
  • 2 funzionari civili 

Fra le ipotesi la pista terroristica

Sta assumendo i contorni di un possibile attentato islamista contro le truppe russe, colpevoli di essersi schierate al fianco di Bashar Assad a settembre del 2015, cambiando le sorti del conflitto, la tragedia del Tupolev Tu-154. Il jet si è inabissato nel Mar Nero subito dopo il decollo da Sochi uccidendo tutte le 92 persone a bordo, tra cui 64 membri del coro dell'Armata Rossa, icona russa per eccellenza, che stava andando proprio in Siria alla base aerea di Hmeimim, presso Latakia per cantare per i soldati vittoriosi.
Tutto è iniziato in piena notte quando il trireattore militare Tu-154 decolla da Sochi per scomparire dai radar due minuti dopo essersi staccatosi dalla pista alle 5,27 locali (le 3,27 ora italiana).

Il jet è caduto a solo un chilometro e mezzo dalla costa e i detriti sono sparsi in una vasta aerea - a causa delle forti correnti sottomarine - ad una profondita' tra i 50 ed i 70 metri. Le scatole nere non state ancora trovate perché a differenza di quelle in uso sui jet di linea non hanno una segnalatore di posizione e andranno quindi cercate perlustrando palmo a palmo il fondo del mare.

Il ministro dei trasporti, Maxim Sokolov, ha sostenuto che il Tu-154 precipitato era "in buone condizioni": l'aereo aveva accumulato 6.689 ore di volo dal 1983, era stato sottoposto a lavori di riparazione nel 2014 e revisionato nel settembre scorso. E' stato Sokolov, smentendo l'iniziale posizione russa negazionista dell'ipotesi attentato, ad rimetterla in ballo: "E' prematuro parlare di un atto di terrorismo ma anche questa teoria deve essere presa in considerazione" ha detto il ministro.
L'attentato, ove fosse provato, potrebbe essere stato realizzato non solo con un ordigno piazzato a bordo ma anche attraverso il lancio di un missile a ricerca di calore 'spallabile' come gli Strela russi o gli Stinger Usa, da cui il jet, benché dell'aeronautica militare, non aveva difesa in quanto mezzo di trasporto e non da guerra. A far propendere per questa ipotesi il fatto che il jet, scomparso dai radar due minuti dopo il decollo, fosse ancora basso. 

Aggiornato alle 19:55 del 25 dicembre