Coalizione internazionale contro l'Isis, "anche aiuti militari"
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Coalizione internazionale contro l'Isis, "anche aiuti militari"

Coalizione internazionale contro l'Isis, "anche aiuti militari"

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(AGI) - Parigi, 15 set. - La comunita' internazionale serra lefila contro gli jihadisti dell'Isis. Dopo la terzadecapitazione di un ostaggio occidentale, il cooperantescozzese David Haines, a Parigi i 30 Paesi presenti allaConferenza sulla sicurezza dell'Iraq si sono impegnati adappoggiare il governo di Baghdad "con ogni mezzo", compreso "unadeguato aiuto militare". Ancora nulla che tolga il sonno allo Stato islamico, macomunque un altro tassello nella strategia di Barack Obama permettere insieme una coalizione contro l'offensiva jihadista inIraq e Siria, di cui ora fanno parte 10 Paesi arabi. Ilpresidente francese, Francois Hollande, ha avvertito che "laminaccia e' globale e la risposta deve essere globale", senzaperdere tempo. Del resto non c'e' alternativa contro i"tagliagole" del 'Daech' (l'acronimo arabo per Stato islamico),ha aggiunto il capo della diplomazia francese, Laurent Fabius:"Dobbiamo difenderci. Non possiamo solo farli arretrare,dobbiamo sconfiggerli". Stamane l'aviazione francese ha lanciato la sua primamissione: aerei-spia Rafales sono decollati dalla base militarefrancese di Abu Dhabi per una ricognizione sull'Iraq. Sul postoe' arrivato anche il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian.Proprio un intervento aereo e' stato sollecitato dal presidenteiracheno, Fouad Massoum, il quale ha avvertito che senza unapronta risposta "forse lo Stato islamico occupera' altriterritori". Secondo la Cia, i miliziani dell'Isis presenti inIraq e Siria sono almeno 20.000, forse addirittura 31.000. L'Italia ha inviato nei giorni scorsi i primi due carichidi mitragliatrici e munizioni ai 'peshmerga' curdi nel norddell'Iraq, ha riferito il ministro degli Esteri, FedericaMogherini, spiegando che Roma avra' anche un ruolo politico perfar lavorare insieme la coalizione, giovandosi delle "buonerelazioni con tutti i Paesi della regione". Si e' chiarito invece che non ci sara' alcun coordinamentomilitare tra Iran e Usa. "Gia' nei primi tempi, gli Usa avevanochiesto attraverso l'ambasciatore in Iraq se potevamo cooperarecontro l'Isis", ha raccontato la Guida suprema della repubblicaislamica, Ali Khamenei, spiegando di aver respinto la richiestaperche' gli americani "hanno le mani sporche di sangue".Washington ha confermato che non ci sara' alcun coordinamentoma non ha escluso consultazioni con Teheran sul conflittoiracheno. (AGI).
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