Cina: anche l'Italia "sfida gli Usa" e entra nella banca 'AIIB'
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Cina: anche l'Italia "sfida gli Usa" e entra nella banca 'AIIB'

Cina: anche l'Italia "sfida gli Usa" e entra nella banca 'AIIB'

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(AGI) - Londra, 17 mar. - Dopo la Gran Bretagna, il cui passoha irritato profondamente gli Stati Uniti, anche l'Italia haaccettato di entrare a far parte della 'AsianInfrastructure Investment Bank'. La AIIB e' l'istitutofinanziario promosso dalla Cina per costituire - secondo gliUsa - un'alternativa alla Banca Mondiale di Washington e all''Asian Development Bank', sponsorizzata dall'America. E' quanto rivela il Financial Times secondo il quale laAIIB, voluto con forza da Pechino e visto come fumo negli occhidagli Usa, faranno parte anche Germania e Francia. Washington,scrive il Ft, ha fatto di tutto per evitare che nazionioccidentali entrassero nella Aiib. L'istituto, fondato aPechino lo scorso anno, punta ad attrarre investimenti ininfrastrutture in settori come trasporti, energia etelecomunicazioni in tutta l'Asia. Tra i Paesi della regione, ma rimasti finora fuori dallaAIIB, si contano Giappone, Cora del Sud e Australia. ACanberra, pero', il premier Tony Abbott ha fatto sapere che abreve fara' una scelta finale. Anche Seul potrebbe rivalutareil suo no all'ingresso nella AIIB, scrive il Financial Times.Mentre il Giappone, insieme agli Usa il maggior 'azionista'della Asian Development Bank, ne restera' fuori, anche perl'accesa rivalita' storica con Pechino, alimentata negli ultimianni dalla contesa sulle isole Senkaku (per Tokyo) Diaoyu (perPechino). La AIIB, scrive il Financial Times che cita fonti Ue, avra'a disposizione un bilancio di 50 miliardi di dollari. "Ladecisione dei Paesi Ue - sottolinea il Ft - rappresenta unasignificativa sconfitta per l'amministrazione Obama, secondo laquale i Paesi occidentali avrebbero avuto una maggioreinfluenza sulla nuova banca se tutti insieme ne fossero rimastifuori". L'iniziativa dell'AIIB, "lanciata dal presidente (cinese)Xi Jinping e ' uno degli elementi di una 'offensiva' piu' ampiadi Pechino per creare nuove istituzioni economiche efinanziarie che ne accresceranno l'influenza internazionale".(AGI).
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