(AGI) - Barcellona, 28 set. - Uniti per la secessione dellaCatalogna ma divisi sul nome di chi dovra' guidare il governodella regione. All'indomani del voto che li ha visti ottenere72 seggi su 135, gli anti-capitalisti del Cup hanno ribaditoche non appoggeranno la ricandidatura di Artur Mas - leaderdella coalizione Juntos por el Si e attuale presidente - allaguida della Generalitat.
"Il processo (d'indipendenza, ndr) non e' costituito da unapersona e nessuno e' imprescindibile", ha avvertito la numerodue della sinistra alternativa, Anna Gabriel, secondo quantoriportano i media spagnoli. "Non sosterremo corrotti e chitaglia" le prestazioni sociali, ha aggiunto il capolista delCup, Antonio Banos, alludendo a uno scandalo corruzione che havisto coinvolto il partito di Mas. Nelle elezioni di domenica la coalizione di Artur Mas,'Juntos por el Si', ha conquistato 62 seggi; per ottenere lamaggioranza assoluta nel Parlamento di 135 ha quindi bisognodei 10 seggi guadagnati dal Cup.
L'affluenza e' stata del 77% dei cinque milioni e mezzo diaventi diritto, un record storico superiore del 9% rispettoalle elezioni del 2012. Male le formazioni anti-indipendenza inquella che era vista come la piu' importante consultazioneelettorale della Spagna post-franchista: cantano vittoria soloi centristi anti-sistema di Ciudadanos (25 seggi). I socialistisi fermano a 16 seggi, la sinistra di Catalunya Si' ne ottiene11, come il Partito popolare del premier Mariano Rajoy che orarischia di venir spazzato via alle elezioni politiche didicembre. "Oggi ha vinto il si' e ha vinto la democrazia", haesultato Mas, "non cederemo: abbiamo vinto con quasi tuttocontro e questo ci da' una forza enorme e una grandelegittimita' per portare avanti questo progetto". "Stiamoscrivendo la pagina piu' gloriosa della storia dellaCatalogna", ha aggiunto. (AGI)