Caos in Ungheria, idranti e lacrimogeni contro i profughi
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Caos in Ungheria, idranti e lacrimogeni contro i profughi

Caos in Ungheria, idranti e lacrimogeni contro i profughi

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(AGI) - Roma, 16 set. - Tensione alle stelle al confine traSerbia e Ungheria. La polizia di Budapest ha usato idranti elacrimogeni contro i migranti che tentavano di superare labarriera. Centinaia di agenti in tenuta anti-sommossa,sostenuti da unita' speciali anti-terrorismo con mezziblindati, hanno respinto i migranti al di la' della recinzione,mentre decine di persone sono comunque riuscite a sfondare lelinee della polizia e a entrare in territorio ungherese, pertentare di proseguire il viaggio alla volta dell'Austria edella Germania. Un portavoce del governo ungherese ha accusato i profughidi essere "armati di tubi e bastoni", una circostanza smentitada giornalisti internazionali, mentre immagini trasmesse dallatv hanno mostrato alcune persone mentre lanciavano oggetticontro gli agenti. Negli scontri sono rimasti feriti 20poliziotti, secondo quanto riferito dal governo ungherese.L'agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) ha espresso "estremapreoccupazione" e ha denunciato che diversi migranti sonorimasti feriti e bambini sono stati separati dai genitori. Una dura condanna e' arrivata dal segretario generaledell'Onu, Ban Ki-moon, che si e' detto "scioccato nel vederecome sono stati trattati migranti e rifugiati": il trattamentoriservato dalla polizia ungherese "e' inaccettabile", haaffermato Ban, "si tratta di persone che fuggono dalla guerra edalla persecuzione, devono essere trattati con dignita' umana". Tre jeep blindate Humvee dell'esercito magiaro che montanomitragliatrici si sono avvicinate al confine serbo, hannoabbandonato la strada e si sono inoltrate nei vicini campi,fermandosi a qualche centinaio di metri dalla frontiera, mentrela Serbia ha espresso "la piu' forte protesta" per larepressione della polizia ungherese e ha inviato rinforzi allafrontiera. L'Ungheria "non ha il diritto" di fare questo, "comenon lo ha nessun altro Stato", ha affermato il ministro perl'Immigrazione, Aleksandar Vulin. Tra i migranti colpiti con ilacrimogeni al confine tra Serbia e Ungheria c'era anche unadonna incinta che e' stata portata via in barella dalla zonadegli scontri. Intanto, respinti dal 'muro' di filo spinato tra Serbia eUngheria, i migranti e rifugiati in fuga da fame e guerre chedilaniano il Medio Oriente hanno trovato un'altra portad'accesso all'Ue: la Croazia. Il premier di Zagabria, ZoranMilanovic, ha comunicato che intorno a mezzogiorno 277 profughierano gia' entrati nel Paese dalla Serbia. Le autorita' croatesi sono dette pronte a "ricevere i migranti a o a indirizzarlidove vogliono andare", ha detto il premier dinanzi alParlamento. "Potranno attraversare la Croazia e li aiuteremo",ha assicurato. Ma i rifugiati che arrivano in Croazia corronoil rischio di incappare in qualcuna delle mine lasciate nellazona orientale del Paese, durante gli intensi combattimentiavvenuti tra il 1991 e il 1995, anni in cui il Paese si separo'dalla Jugoslavia. Per evitare nuove tragedie, il governo diZagabria ha inviato sminatori. In Ungheria e' arrivata la prima condanna per un migrante(iracheno) arrestato per essere entrato illegalmente nel Paese,secondo la nuova legge entrata in vigore il 15 settembre. Anchela Slovenia ha fatto sapere che introdurra' temporaneamentecontrolli alla frontiera con l'Ungheria, mentre Budapest hacominciato le misurazioni per proseguire la barriera lungo lafrontiera con la Romania, nonostante il moltiplicarsi degliappelli contro i muri, come quelli di oggi lanciati dall'Ue edalla Chiesa. In Austria, circa mille migranti si sono messi in marcia aSalisburgo verso il confine tedesco dopo aver atteso invano disalire a bordo di treni. Intanto, gli esperti delle agenzie UeFrontex, Easo, Europol ed Eurojust sono gia' operativi inSicilia per gestire, assieme ai funzionari italiani, leattivita' di registrazione dei migranti in arrivo sulle costeitaliane per individuare chi ha diritto allo status di profugo,mentre la presidenza lussemburghese del Consiglio Ue ha decisodi convocare una nuova riunione straordinaria dei ministridell'Interno per martedi' prossimo. (AGI).
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