Bufera su Australia, "scafisti pagati per andarsene"
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Bufera su Australia, "scafisti pagati per andarsene"

Bufera su Australia, "scafisti pagati per andarsene"

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(AGI/AFP) - Sydney, 12 giu. - Bufera sul governo australiano,dopo che da un'inchiesta in Indonesia e' emerso che funzionari di Canberra avrebbero pagato gli scafisti in arrivo verso lecoste australiane con barconi di migranti perche' tornasseroindietro. Il premier, il liberale Tony Abbott, non ha smentitola notizia, limitandosi ad assicurare che fara' "di tutto" perfermare il traffico di esseri umani verso il suo Paese. "Lofermeremo costi quel che costi", ha dichiarato, "abbiamoarrestato questo flusso e faremo di tutto perche' le cose noncambino". Quanto al presunto pagamento, Abbott ha precisato chenon intende rivelare nulla della politica australiana allefrontiere "per non fornire informazioni agli scafisti". Uno scafista aveva riferito alle autorita' indonesiane diaver ricevuto 30.000 dollari australiani (26.500 euro) dalleautorita' di Canberra per tornare indietro con un barconecarico di 25 richiedenti asilo provenienti da Bangladesh,Myanmar e Sri Lanka. Un portavoce di Giacarta ha affermato che,se confermato, si tratterebbe di un fatto "davveroincrescioso". Per scoraggiare l'arrivo dei "boat people", l'Australia halanciato con le sue forze armate l'operazione "Frontieresovrane" con cui intercetta in alto mare i barconi di migrantie li dirotta verso il loro punto di partenza, spessol'Indonesia. Una politica che secondo Canberra ha pagato, vistoche dal dicembre 2013 un solo barcone e' riuscito ad arrivaresulle coste australiane. Tuttavia i barconi continuano apartire e centinaia di migranti sono annegati tentando diraggiungere l'Australia. (AGI) .
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