La Brexit è una bufala, ma non quel termine che identifica una notizia falsa bensì un bovino che pascola con pazienza e soave lentezza nella Laverstoke Park Farm, nello Hampshire, in attesa di poter rimpiazzare in Gran Bretagna con le sue mozzarelle quelle prodotte a duemila chilometri di distanza, in Campania.
La scommessa, che potrebbe essere vinta il 29 marzo se Londra non troverà un accordo con l'Unione europea e vedrà dunque chiusi da un giorno all'altro i canali di distribuzioni alimentare dai Ventisette, è di Jody Scheckter, campione del mondo di Formula 1 nel 1979 e passato dalla passione dei motori delle auto a quella per i trattori, che scorrazzano su è giù per la sua fattoria: "La differenza con la mozzarella italiana è che la nostra è migliore", dice il sudafricano, oggi 69enne, che vanta le qualità del latte inglese, ricco di proteine e di calcio, cremoso e, trasformato in mozzarella, già apprezzato dai clienti della catena di supermercati Waitrose e altre.
A queste potrebbero aggiungersi altre catene di distribuzione. Come Wetherspoon, che sta dirottando l'interesse dei propri clienti dallo champagne a altri prodotti stranieri a quelli prodotti in patria, oppure Azzurri, marchio di ristorazione, che si è rivolto a fornitori britannici, abbandonando quelli italiani, per la fornitura di 650 tonnellate di mozzarella all'anno alle catene di ristoranti Zizzi e ASK: a vendergliele adesso è Glanbia Cheese, uno dei più grandi produttori in Europa, che dal Regno Unito ne esporta in oltre 30 paesi.