"Corbyn non può vincere le elezioni". Lo stratega dei Labour lascia il partito

Andrew Fisher ha spiegato di voler trascorrere più tempo con la sua famiglia e che rimarrà nel partito fino alle probabili elezioni politiche di questo autunno. Ma per il Sunday Times il vero motivo dell'addio è un altro

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 Daniel Leal/Olivas/Afp
 Jeremy Corbyn

Uno dei consiglieri chiave del partito laburista britannico, il 40enne Andrew Fisher, ha deciso di lasciare il partito, convinto che il leader Jeremy Corbyn non possa vincere le prossime elezioni generali. Secondo quanto riporta il Sunday Times, Fisher - autore del manifesto del partito, di due anni fa - ha scritto una nota ai colleghi, denunciando che lo staff di Corbyn soffre di "mancanza di professionalità, competenza e dignità umana".

L'ormai ex stratega - che dovrebbe lasciare entro fine anno - ha accusato i vertici del Labour di aver detto "un mare di bugie e scuse" e di essere impegnati in una "lotta di classe". Per ora, il partito di Corbyn si è limitato a dire che non commenta su questioni che riguardano lo staff.

Nella sua dichiarazione ufficiale, riportata da Sky News e Bbc, Fisher ha spiegato di voler trascorrere più tempo con la sua famiglia e che rimarrà nel partito fino alle probabili elezioni politiche di questo autunno. Ma il vero motivo del suo addio, secondo il Sunday Times, sarebbe appunto la perdita di fiducia nella leadership del Labour. I timori dello stratega laburista della probabile disfatta alle urne del partito di opposizione sono confermati dall'ultimo sondaggio, che vede il conservatori del premier Boris Johnson avanzare e staccare il Labour di 15 punti percentuali nelle preferenze di voto. Stando alla ricerca, pubblicata dal quotidiano di centro-sinistra Observer, i Tory sono al 37% mentre i laburisti al 22%. Un sondaggio dei primi di settembre, effettuato da YouGov, dava i conservatori al 35%, contro il 21% del Labour.



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