Roma - L'effetto Brexit pesa duramente sulle borse europee e sulla sterlina, mentre a Milano Mps è in forte rialzo, dopo aver perso 200 milioni di euro in due sedute. Per la banca senese si parla di un aumento di capitale garantito dallo stato di 2-3 miliardi di euro, da portare avanti insieme alla cessione dei crediti deteriorati. Il titolo, messo ko dall'ultimatum della Bce, che ha chiesto a Mps di smaltire almeno in tre anni 10 miliardi di euro degli oltre 27 miliardi di sofferenze, riprende così a rifiatare e avanza intorno al 10%.
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"Nessun intervento è previsto nelle prossime ore. Si sta monitorando la situazione d'intesa con Ue" afferma il sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta, in merito a Mps, mentre i sindacati lanciano l'allarme. "Le istituzioni politiche, sia locali che nazionali, facciano la loro parte, difendendo con forza e chiarezza l'azienda Mps e tutto il patrimonio di posti di lavoro e opportunità di sviluppo che storicamente rappresenta". E' quanto scrivono in una nota unitaria le segreterie territoriali di Siena del settore del credito sulla situazione della Banca. "Da molti anni - sottolineano i sindacati- il risanamento di Mps passa solo dai sacrifici dei lavoratori che hanno subito una drastica riduzione del numero dei posti di lavoro e dei propri livelli retributivi. Questi sacrifici non possono essere vanificati da una speculazione che si alimenta, anche, dall'atteggiamento "di basso profilo" adottato dalle istituzioni pubbliche e dal management della Banca. è invece necessario affrontare con decisione una situazione di crisi che, altrimenti, rischia di avere impatti pesantissimi sul nostro territorio, sull'intero Paese e sugli equilibri europei".
Intanto a Piazza Affari l'indice Ftse Mib perde oltre il 2%, per colpa degli altri bancari e soprattutto di Telecom che cede oltre il 10%, dopo che la francese Iliad annunciato la sua intenzione di sbarcare in Italia, mentre Xavier Neil, numero uno delle stessa Iliad, fa sapere di detenere solo un interesse marginale di 25 milioni in Telecom, che venderà prossimamente. Il rosso di Piazza Affari è in linea con quello delle altre banche europee, mentre l'effetto Brexit si fa sentire, scoraggia la propensione al rischio degli investitori e, sui mercati, favorisce solo gli asset più sucuri.
L'incertezza sulla Brexit non è solo economica ma anche politica, visto che ancora non c'è chiarezza sul percorso da seguire per il divorzio tra Gran Bretagna e Unione europea. Sulle piazze finanziarie europee anche Londra arretra di oltre l'1,5%, sulla scia del crollo dei titoli immobiliari che risentono pesanemente del triplice annuncio di Standard Life, Aviva e M&G del gruppo Prudential, che hanno sospeso i rimborsi delle quote dei fondi immobiliari, affondati dalla Brexit e dalla discesa a picco del settore nel Rwegnio Unito. Male Francoforte e Parigi in calo intorno al 2%. Anche la sterlina crolla e finisce sotto quota 1,28 sul dollari, ai minimi da 31 anni. Giù il petrolio, con il Wti sotto 46 dolari e il Brent sotto quota 48 dollari. In rialzo del 2% invece l'oro, al top dal voto sulla Brexit. (AGI)