Berlino - Se nel referendum di oggi i cittadini britannici voteranno contro la Brexit e decideranno dunque di restare nell'Unione Europea, la Germania e' disposta a mettere finalmente una pietra sopra a uno degli episodi piu' controversi in tutta la storia del calcio: nessuno contestera' piu' la validita' del 'Wembley-Tor', il gol-fantasma che di fatto decise i Mondiali di Calcio 1966 a favore dell'Inghilterra padrona di casa, tuttora l'unico trofeo iridato per i bianchi d'Albione, nella finalissima contro la nazionale tedesca. Un episodio che nella Bundesrepublik sta ancora sul gozzo a chiunque, e che e' all'origine della strenua rivalita' in tempo di pace, piu' che tra due tifoserie, tra due interi popoli.
L'inattesa proposta distensiva e' stata lanciata oggi, a seggi aperti, non certo dalla Cancelleria di Angela Merkel ne' dal Bundestag, tanto meno dalle istituzioni comunitarie, bensi' da 'Bild', il tabloid berlinese tutto gossip, amorazzi e ragazze discinte che in Europa vende piu' di ogni altro giornale.
"Cari britannici, se rimarrete nell'Unione, saremo noi stessi a riconoscere il 'Wembley-Tor'!", strillava in apertura di prima pagina il quotidiano scandalistico da edicole e chioschi. Per sovrammercato, seguivano ulteriori promesse di rinforzo. "Non prenderemo piu' in giro il principe Carlo e le sue orecchie!", a ancora "Smetteremo di usare le creme solari in segno di solidarieta' con le vostre scottature!", per finire con un velenoso "La prossima volta ai calci di rigore il portiere non lo schiereremo neppure, cosi' da rendere la faccenda piu' emozionante": allusione ad altri due scontri diretti, la semifinale dei Mondiali di Italia '90 e quella agli Europei '96 disputata proprio oltre Manica, ambedue vinte dai 'panzer' grazie ai tiri dal dischetto.
Che cosa accadde pero' il 30 luglio di cinquant'anni fa nel vecchio Wembley Stadium londinese? Accadde che l'equilibrio in campo tenne per i 90 minuti regolamentari, con le squadre bloccate sul 2-2. Durante il primo tempo supplementare, al 101', il centravanti inglese Geoffrey Hurst si avvento' in area e da distanza ravvicinata scocco' un tiro violentissimo a incrociare, da destra a sinistra: il pallone sbatte' tuttavia contro la traversa, rimbalzo' sulla linea (piu' fuori che dentro, e comunque senza oltrepassarla completamente) e torno' in gioco. L'arbitro, l'elvetico Gottfried Dienst, nondimeno convalido' la marcatura dopo aver dato ascolto a uno dei suoi guardialinee, il sovietico Tofik Bakhramov, senza dare ascolto alle furibonde proteste teutoniche e tralasciando il regolamento. Al 120' ancora Hurst segno' il 4-2, unico attaccante ad aver mai realizzato tre reti nella stessa finale mondiale, e l'incontro termino cosi'. In Germania pero' Bakhramov fu accusato di essersi voluto vendicare per l'eliminazione dell'allora Urss in semifinale proprio da parte tedesca, e l'entourage anglosassone di esserselo comprato. La ferita sanguina ancora: tanto che, provocazioni della 'Bild' a parte, un altro quotidiano come la 'Frankfurter Allgemeine Zeitung', assai meno incline alle facezie, ha corredato l'odierna prima pagina con l'immagine di un pallone da calcio a mezz'aria e il polemico interrogativo "Dentro o fuori?". Domani la risposta: difficile comunque che il 'Wembley-Tor' finisca nell'oblio. (AGI)