Roma - "La Gran Bretagna era gia' mezza fuori, non e' un evento epocale. Di fronte a questi avvenimenti, che sono gravi ma che possono essere controllati, bisogna riflettere sulle cose". E' il commento di Romano Prodi a Sky Tg24. "I governi devono in qualche modo dire che il sistema sara' protetto, ci dovranno essere misure straordinarie per fermare le follie, poi il trattato prevede che in due anni si negozi l'uscita della Gran Bretagna e si negoziera'"."Le ipotesi sul tavolo - ha spiegato - sono molto chiare, puo' esserci una Gran Bretagna che rimane nel mercato unico, come la Norvegia, altri pensano che si esca di piu' e si faccia un accordo doganale come la Svizzera.
Tutto questo lo vedremo, ma a breve serve calma, a lungo i problemi sono estremamente gravi, da mettere a posto. L'Europa e' piu' debole, la Gran Bretagna e' un paese molto importante, ha l'esercito piu' organizzato d'Europa, ha un mercato finanziario che e' uno dei due mercati leader del mondo, uscendo dall'Europa e' chiaro che questi problemi verranno a galla, ma sono piu' gravi per la Gran Bretagna che per noi". "I cittadini - ha proseguito l'ex leader della Commissione Ue - si distaccano dall'Europa perche' vedono che i governi a Bruxelles fanno i loro interessi e l'uno fa lo sgambetto all'altro; non c'e' alcun aspetto di solidarieta'.
Quando dico piu' Europa parlo di una politica che si metta al servizio degli europei, noi vedremmo che in questo caso la reazione dei cittadini sarebbe diversa. I cittadini non odiano l'Europa, odiano questa Europa, la gestione che e' stata fatta in questi anni: una politica che non capiscono, che li danneggia, che ha distrutto il ceto medio". (AGI)