Roma - L'Europa unita sembra che fosse il sogno solo dei giovani britannici, cioe' gli elettori tra i 18 e i 24 anni, che hanno per la maggior parte votato "remain" - o come dicono i media inglesi, per la "Bremain" - ma hanno avuto la meglio gli ultra 65 enni, soprattutto quelli delle zone piu' euroscettiche, scontenti di sentirsi parte di un'Europa che percepiscono estranea.
L'analisi del voto - fatta da Yougov - fa emergere una mappa molto precisa sull'andamento del voto. In pratica, il 75% nella fascia d'eta' tra i 18 e i 24 anni ha votato per il "remain" e il 25% per il "leave". In maggioranza contro la Brexit anche gli elettori tra i 25 e i 49 anni (il 56% contro il 44%). La percentuale scende sensibilmente, a favore del "leave" nella fascia d'eta' tra i 50 e i 64 anni (44% degli "in" contro il 56% degli "out", ed e' ancora piu' marcata la differenza per la fascia d'eta' tra gli over 65 (il 51% ha votato per uscire dalla Ue, il 39% per restare).
Il "remain" ha trionfato soprattutto in Scozia (62%) e in Irlanda del Nord (55,8%) e anche a Londra dove solo periferie a est e a ovest hanno scelto il "leave" (il "remain" ha riportato complessivamente nella capitale il 59% delle preferenze con punte del 75% a Islington e del 69% a Kensington e Chelsea). Facendo un'analisi a livello geografico, il "leave" ha vinto nello Yorkshire, nella circoscrizione di Jo Cox, la deputata laburista uccisa dieci giorni fa e ha trionfato nelle contee conservatrici e proprio nelle aree in cui i laburisti sono piu' forti. I "leave" sono stati predominanti anche nei vecchi distretti industriali e in particolare nelle Midlands e dalle prime analisi, sembra che a preferire l'uscita dalla Ue siano stati gli elettori con titoli di studio inferiori. I laureati a quanto sembra 'tifavano' invece per restare. (AGI)