Roma - Il Senato brasiliano votera' regolarmente come previsto sulla procedura di impeachment per il presidente Dilma Rousseff. Lo ha annunciato il presidente Renan Calheiros nel corso di una riunione straordinaria, spiegando che sara' ignorato l'ordine "intempestivo" del nuovo Presidente della Camera dei Deputati, Waldir Maranhao, che ha annullato la procedura. La ratifica del Senato e' prevista per dopodomani ma ormai e' netta la frattura tra i due rami del Parlamento. Maranhao, che ha sostituito ad interim Eduardo Cunha, ha annullato il voto del 17 aprile con cui la Camera aveva approvato la messa in stato d'accusa della Presidente brasiliana, spiegando che sono stati registrati vizi di forma durante la sessione. Roussef aveva appreso la notizia durante una cerimonia pubblica con i suoi sostenitori. Il presidente li aveva invitati alla cautela e alla prudenza, spiegando di non conoscere le conseguenze di questa decisione. Non e' ancora chiaro infatti se annullare la sessione sia tra le competenze del presidente della Camera. Maranhao, ex deputato del Partito progressista, e' diventato presidente della Camera a intermim qualche giorno fa dopo la decisione del Tribunale Supremo di sospendere quello in carica, Eduardo Cunha.
La decisione del presidente della Camera e' stata presa mentre il Senato discute la questione dal diverse settimane" e "non puo' essere accettata", ha aggiunto Calheiros. "E' stata nominata una commissione speciale" che ha analizzato la base giuridica delle accuse in "10 sedute per circa 70 ore di lavoro" e per questo la decisione e' "totalmente intempestiva e non si puo' accettare che si scherzi in questo modo con la democrazia", ha aggiunto. Calheiros ha precisato che "non puo' essere il presidente del Senato a decidere se il processo e' giusto o ingiusto, perche' questo lo decidera' il consesso dei senatori, cosi' come lo ha deciso il Tribunale federale supremo". "Nessuna decisione monocratica, come quella di Maranhao, puo' imporsi sull'arbitrio della Camera bassa, che con 357 voti su 513 ha deciso il 17 aprile che il processo contro Rousseff ha una base legittima, e con questo criterio il Senato deve continuare", ha spiegato ancora il presidente. Secondo Maranhao, uno dei "vizi" di forma rilevati nella votazione della Camera consiste nel fatto che i partiti politici hanno orientato il voto dei deputati. Il Senato decide a maggioranza semplice, con il voto di 81 senatori, se dare il via libera al procedimento. In caso di voto favorevole, la procedura durera' 180 giorni, durante i quali Rousseff sara' sospesa dall'incarico e sostituita dal vicepresidente Michel Temer. In caso di destituzione, Temer completera' il mandato in scadenza il primo gennaio 2019. In caso invece di assoluzione, Rousseff tornera' presidente. (AGI)