Allarme Usa: interferenze russe per destabilizzare il voto in Europa

Il Senato di Washington avverte anche l'Italia: "attenzione ai legami Mosca-M5S" 

Allarme Usa: interferenze russe per destabilizzare il voto in Europa
 Putin Le Pen (Afp)

"Manifeste interferenze" di Mosca nel processo elettorale che interesserà nei prossimi mesi i paesi europei. Li chiama così il presidente della commissione Intelligence del Senato americano, Richard Burr, gli interventi della Russia a sostegno delle forze politiche intenzionate a sfidare gli establishment nazionali. Secondo Burr, Mosca può potenzialmente far pendere l'ago della bilancia del risultato elettorale negli Stati europei verso il candidato di sua preferenza. Nel radar degli americani ci sono le presidenziali francesi, il voto in Germania e quello italiano entro la primavera del 2018. 

L'Italia faccia "attenzione ai legami Mosca-M5s"  

Il messaggio circolato nei mesi scorsi nell’amministrazione Usa è fare "attenzione ai legami fra governo russo e M5S", con lo scopo di mettere poi Roma al corrente di un fenomeno più vasto e cioè la volontà di Mosca di indebolire nel lungo periodo tanto l’Unione Europea, quanto la Nato. Lo ricostruisce La Stampa grazie all'aiuto di fonti governative americane, spiegando in particolare che la Russia sta cercando di dividere e indebolire l’intero Occidente. Come? Con un'ampia strategia di interferenza che, dopo quella adottata durante le presidenziali degli Stati Uniti, tocca tutta l’Europa, anche le prossime elezioni italiane

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Primo obiettivo: le presidenziali francesi

Primo obiettivo nella strategia del Cremlino sono le presidenziali francesi. L'allarme è arrivato proprio all'indomani dell'incontro al Cremlino tra la leader del Front National, Marine Le Pen, e il presidente russo Vladimir Putin
Un effetto dell’offensiva russa? Il mese scorso, il principale avversario della Le Pen, l'indipendente europeista Emmanuel Macron, ha accusato Mosca di ingerenze per minare la sua campagna elettorale diffondendo false voci attraverso i media di Stato. 

Dai Paesi Baltici all'Europa occidentale, l'offensiva russa si allarga

Secondo la ricostruzione de La Stampa, questa offensiva russa era già presente negli Stati baltici, che avendo fatto parte dell’Unione Sovietica sono "abituati a simili tattiche di propaganda e manipolazione, e le riconoscono in fretta". Discorso analogo per la Serbia e l’intera area della ex Jugoslavia. L’operazione però si è allargata anche al resto dell’Europa occidentale meno pronta, secondo gli analisti di Washington, a capirla e difendersi. Per questo il governo Usa si è attivato. 

Perché il Cremlino strizza l'occhio ai partiti anti-establishment?

Ammorbidire la politica sanzionatoria europea, creare spaccature tra i Paesi membri dell'Ue per tornare a trattare in forma bilaterale, arginando Bruxelles e indebolendo la Nato, promuovere i propri interessi politici, assicurare che l'Ue rimanga dipendete dal gas russo e, non ultimo, promuovere l'idea della Russia e dell'Eurasia come modello culturale e politico alternativo al predominio dei "valori occidentali". Sono alcuni dei motivi per cui, da alcuni anni, il Cremlino strizza l'occhio ai partiti di estrema destra e in generale anti-establishment in Europa e tra cui vi sono anche gli italiani Lega Nord e Movimento Cinque Stelle

Russiagate, si indaga sui rapporti Trump-Putin

La commissione Intelligence del Senato americano, guidata da Burr, sta indagando sul 'Russiagate', i presunti legami tra il presidente Donald Trump e la Russia durante le elezioni americane, e ha annunciato di aver convocato già 20 persone che saranno ascoltate in audizione. L'indagine è cominciata nel luglio 2016 e si concentra anche sulla natura di un qualsiasi tipo di legame tra individui associati all'organizzazione elettorale di Donald Trump e il governo russo. L'Fbi sta verificando se ci sia stato un coordinamento tra la campagna di Trump e le manovre russe.  

 

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