Airbus, copilota ha provocato schianto
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Airbus, copilota ha provocato schianto

Airbus, copilota ha provocato schianto

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(AGI) - Roma, 26 mar. - Aveva sospeso nel 2008 l'addestramentoaeronautico "per depressione e stress da esaurimento" ilco-pilota Andreas Lubitz, responsabile dello schiantodell'Airbus A320 sulle Alpi francesi. A meno di 48 ore daldisastro, la svolta: l'incidente e' stato causatovolontariamente dal giovane co-pilota, che ha chiuso ilcapitano fuori dalla cabina di pilotaggio prima di farprecipitare il velivolo e farlo scontare contro le Alpifrancesi. A chiarire la dinamica sono state le registrazionidelle conversazioni audio dell'unica scatola nera recuperata. Il pm francese, Brice Robin, ha spiegato che il 27enne dinazionalita' tedesca ha approfittato di un momentaneoallontanamento del comandante per "bisogni fisiologici" e si e'rinchiuso nella cabina. Rimasto "solo al comando" dell'aereo,"ha manipolato i bottoni per azionare la discesa, fino alloschianto". "L'azione", ha sottolineato Robin, "non puo' cheessere stata volontaria". Nel 2008 il giovane, assunto nelsettembre 2013 e con appena 630 ore di volo alle spalle, avevasospeso l'addestramento per problemi mentali: "Era un bravoragazzo, di buona famiglia, ma aveva avuto una fase di'burnout' (esaurimento da stress, ndr), di depressione", haraccontato la madre di una compagna di scuola. Non e' chiaroinvece perche' gli fosse stato consentito di riprendere lapreparazione e se sia stata presa ogni precauzione perprevenire il disastro. Lo stesso ad di Lufthansa, CarstenSpohr, aveva confermato che il giovane si era preso alcuni mesidi pausa che gli avevano fatto ritardare l'assunzione inazienda, ma non aveva spiegato le motivazioni e anzi avevaassicurato che Lubitz aveva superato "tutti i test fisici epsicologici". All'apparenza normale e preparato, oltre aessersi formato alla scuola di volo di Lufthansa, Lubitz avevaricevuto il certificato di eccellenza della Federal AviationAdministration (Faa), l'organizzazione americana dellasicurezza dei voli. Dall'audio e' emerso che il comandante ha tentato piu'volte di buttare giu' la porta, blindata come previsto dallenorme internazionali. Ma Lubitz aveva deciso: "La suaintenzione era di distruggere l'aereo. La morte e' stataall'istante. L'aereo ha colpito la montagna a 700km all'ora.Non credo - ha aggiunto il procuratore - che i passeggeriabbiano capito cosa stava accadendo fino agli ultimi minutiperche' nella registrazione si odono le grida solo negliistanti finali". Adesso si cerca di scavare nel passato del giovane, tantonella sua vita personale che professionale, per capire se cisia stata una causa scatenante. La polizia tedesca haperquisito tanto il suo appartamento di Dusseldorf, dove Lubitzfaceva base quando non poteva tornare dai genitori a Montabaur,che la casa di famiglia in Renania. La madre, un'insegnante dipianoforte, e il padre, un imprenditore di successo, erano inFrancia, a Marsiglia, quando si e' diffusa la notizia dellaresponsabilita' del figlio. I due sono stati subito condotti inuna localita' segreta ed e' stata posta sotto sorveglianzaanche la loro abitazione in Renania, nel timore dirappresaglie. (AGI)
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