ZHOU XIAOCHUAN: PIU' SOSTEGNO ALL'EUROPA

di Giovanna Di Vincenzo
Pechino, 15 feb.- Il governatore della Banca centrale cinese Zhou Xiaochuan conferma quanto espresso da Wen Jiabao durante il summit Cina-Ue:"Continueremo a investire nel debito dei Paesi dell'Unione Europea, malo faremo attraverso i canali del Fondo Monetario Internazionale, delFondo di Stabilità Finanziaria e del Meccanismo europeo di Stabilità".All'incontro di mercoledì presso l'Università di Economia e CommercioInternazionale di Pechino - cui AgiChina24 era presente - Zhou fa unleggero passo in avanti rispetto al premier cinese. Nel corso dellaconferenza stampa di martedì insieme al presidente del ConsiglioEuropeo Herman Van Rompuy e al presidente della Commissione José ManuelBarroso, Wen Jiabao non aveva fatto riferimenti espliciti ai fondisalva–stati Ue, e le sue affermazioni in tal senso risalivano al 2febbraio scorso.
Dal discorso del governatore della PBoC trapela maggiore ottimismo e fiducia nelle capacità di ripresa dell'Eurozona:"L'Europa sta attuando delle riforme finanziarie e fiscali fondamentalie stiamo prestando grande attenzione al patto di stabilità ecooperazione che 25 Paesi dell'Unione firmeranno a marzo, patto cherafforzerà la loro alleanza". E' con lo stesso spirito di fiducia,sostiene Zhou durante il suo discorso, che la Banca centrale cinese haguardato positivamente all'integrazione europea sin dagli anni Novanta,e ha continuato ad accumulare riserve valutarie in euro anche quando sisono presentate le prime difficoltà della moneta unica. L'attuale crisidel debito rappresenta "una dura prova" per l'euro e solo nellacooperazione tra gli stati membri dell'Unione e nell'attuazione dipolitiche ad hoc si intravede la sua risoluzione.
Nel suo intervento Van Rompuy ha spiegato la storia e il destino dell'euro,per illustrare alla platea di studenti e professori, quale sarà ilfuturo della moneta unica. Per il presidente del Consiglio Europeo, laparola chiave per risolvere la crisi è "cooperazione": Europa e Cina"sono parte di un mondo globalizzato e i problemi non si possonorisolvere restando nell'isolamento". Un invito quindi a una maggioreintegrazione non solo tra i Paesi dell'Unione ma anche con la Cina, cherappresenta il maggiore partner commerciale dell'UE. "Abbiamo primacostruito un mercato comune, stabilito confini comuni e infine creatoun'unica moneta - prosegue Van Rompuy- oggi ci troviamo di fronte aduna crisi del debito europeo che ha portato ad una maggioreintegrazione e interdipendenza tra le istituzioni finanziarie edeconomiche degli stati membri". "Abbiamo proceduto a piccoli passi,lenti ma determinati".
Il presidente del Consiglio Europeo batte sui numeri per dimostrare la forza economica del Vecchio Continente.E' necessario, per Van Rompuy, che l'Europa crei nuovi posti di lavoro,renda la sua economia più competitiva e aumenti la cooperazione con laCina, perché il destino dell'Europa è un destino comune, che condizional'intero assetto economico globale. "Siamo sulla stessa barca"sottolinea il presidente, e intende che tra i passeggeri a bordo c'èanche Pechino. Fa eco al discorso di Van Rompuy l'intervento delPresidente della Commissione Europea, Barroso, che sottolinea lo sforzocon cui l'Europa si sta impegnando per risollevarsi dalla crisiattraverso le riforme, in particolare quella fiscale. Le politiche indirezione di un maggiore controllo del bilancio statale, per Barroso,sono necessarie per rafforzare la buona condotta degli Stati. "L'euro-prosegue- più che una moneta comune è il simbolo dell'integrazionepolitica ed economica dei paesi europei".
Fiducia, cooperazione e integrazione, sono queste le parole chiave con cui si conclude la "campagna in Cina"dei leader europei, di ritorno nel Vecchio Continente. Ma, alla finedel summit, non sono emersi impegni concreti sull'impegno della Cina adacquistare debito pubblico europeo e il Dragone sembra ancora piùinteressato a investire in aziende e asset Made in EU. Come dichiaratoda Van Rompuy nella conferenza stampa di martedì, "adesso spetta ancoraa Pechino decidere modi e tempi per un suo maggiore coinvolgimento".
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