Xi: "Washington deve fare di più"

di Sonia Montrella



Roma, 14 feb.- La fiducia reciproca tra Washington e Pechino va approfondita e, in questo senso, gli Stati Uniti devono fare di più. Lo sostiene il vice presidente cinese Xi Jinping, intervenuto nel corso di un meeting a Washington dove è atterrato ieri per una visita di stato durante la quale incontrerà il presidente Barack Obama e il vice presidente Joe Biden. Presente al meeting di apertura anche l'ex segretario di stato Henry Kissinger. "Auspichiamo che gli Usa riescano a vedere la Cina in una prospettiva oggettiva e razionale" ha dichiarato Xi, l'uomo che con tutta probabilità siederà il prossimo anno sulla poltrona più alta del governo cinese. "Ci auguriamo inoltre che adottino misure concrete in grado di promuovere la fiducia reciproca e attraverso cui gestire in modo discreto e opportuno quelle che sono le questioni di particolare interesse per la Cina".

 

Commercio, protezionismo, dumping, apprezzamento dello yuan e controllo del Pacifico: i rapporti tra l'Aquila e il Dragone sono da tempo minacciati da una serie di questione calde, alcune delle quali verranno approfondite nel corso della trasferta americana. "Dovremmo affrontare i punti di frizione e le divergenze nell'ambito della cooperazione economica bilaterale con lo scopo di trovare una via costruttiva e positiva con cui raggiungere risultati win-win e mutuo beneficio".

 

Poi il numero due di Pechino ha osservato: "questo è un anno di elezioni per gli Stati Uniti.  Mi auguro che ciò non abbia un impatto negativo nei rapporti sino-statunitensi". Tra i principali tasti dolenti delle relazioni tra le prime due economie al mondo, la rivalutazione dello yuan, necessaria secondo i legislatori statunitensi poiché una moneta sottostimata come lo è il RMB garantisce un vantaggio sleale sull'import-export. Ed è proprio lo yuan nel mirino della campagna elettorale dei repubblicani che accusano Obama di aver avuto un atteggiamento troppo morbido nei confronti del Gigante asiatico.

 

 

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