Xi Jinping in India,firmati 12 accordi

di Sonia Montrella

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Roma, 18 set.- Al via il viaggio ufficiale di tre giorni in India di Xi Jinping, il primo nel Paese da quando ha assunto la carica di presidente della Cina nel marzo del 2013. E a 8 anni dall'ultima visita di Stato del suo predecessore Hu Jintao.

Arrivato ieri nel Paese, Xi ha scelto come prima tappa Ahmedabad, nello stato di Gujarat, città natale del premier Narendra Modi, per poi volare in serata a Nuova Dheli, dove sono stati siglati 12 accordi economici, tra cui uno quinquennale di infrastrutture del valore di 20 miliardi di dollari che in parte andranno a finanziare lo sviluppo e ammodernamento della tratta ferroviaria di 640 chilometri che collega Bangalore a Mysore. A ciò si aggiungono un accordo tra la compagnia di volo IndiGo Airlines e l' Industrial and Commercial Bank of China (ICBC) per il finanziamento e leasing di 30 velivoli; uno di co-produzione audio-video e un memorandum d'intesa sugli scambi culturali.

Modi ha inoltre sottolineato l'importanza di adottare azioni concrete per correggere lo squilibrio commerciale tra i due giganti asiatici e per ampliare l'accesso al mercato e agli investimenti cinesi. La bilancia commerciale Cina-India relativa al periodo 2013-2014 ha segnato un deficit di 36,2 miliardi a favore di Pechino, con l'India che ha esportato beni per 14,8 miliardi di dollari, mentre l'import si è attestato a 51 miliardi.

Xi e Modi, che si erano già incontrati a luglio in Brasile per il vertice dei Brics – acronimo che riunisce Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica -, hanno osservato che India e Cina sono i maggiori paesi in via di sviluppo e che gli scambi tra i due hanno una tradizione millenaria. Tuttavia i rapporti tra le due sono intaccati dalle dispute territoriali nell'area del Ladakh, in Despang, parte dello stato del Kashmir, lungo il confine incerto della Line of Actual Control fissato nel 1962 - anno in cui i due Paesi combatterono una guerra per il controllo dell'area - che attribuì alla Cina l'Aksai Chin (in parte ceduto all'alleato Pakistan), e all'India il controllo sull'Arunachal Pradesh, che i cinesi chiamano Tibet meridionale. Un punto su cui è intervenuto oggi Xi Jinping dichiarando che "La Cina è determinata a porre fine prima possibile alle divergenze con l'India sulle contese di confine attraverso consultazioni amichevoli, allo scopo di mantenere la pace e la tranquillità". A dimostrazione di ciò – ha osservato il presidente – Pechino appoggia l'ingresso di Nuova Dheli nella Shanghai Cooperation Organisation (SCO), la Nato asiatica.