di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 25 set. - Zhou Xiaochuan, il guardiano della politica monetaria di Pechino, sarebbe arrivato ormai alla fine del suo lunghissimo mandato alla guida della Banca Popolare Cinese, la banca centrale cinese. Lo sostiene il Wall Street Journal, che ha sentito alcune fonti rimaste anonime. Zhou Xiaochuan era stato confermato a capo della banca centrale cinese lo scorso anno, nonostante fosse arrivato all'eta della pensione, 65 anni, e fosse alla guida dell'istituto che regola la politica monetaria cinese da dicembre 2002: è tuttora, il governatore della banca centrale di più lungo corso in Cina.
Tra le più importanti decisioni prese durante il suo lungo mandato, Zhou Xiaochuan verrà ricordato per essere stato responsabile nel luglio 2005, di avere agganciato lo yuan a un paniere di monete tra cui euro e yen. L'operazione ebbe vita breve, e già nel 2007, ai primi segnali della crisi finanziaria globale, la banca centrale decise di riagganciare la valuta cinese al biglietto verde. Da marzo scorso, lo yuan oscilla in una banda giornaliera del 2% nei confronti del dollaro: la piena convertibilità della valuta cinese è oggetto di continue discussioni tra Pechino e di Washington, che ritiene sottovalutata la moneta cinese e ne chiede da anni la piena liberalizzazione.
La possibilità che Zhou Xiaochuan lasci il posto è oggetto di speculazioni da tempo. Già lo scorso anno, il Financial Times aveva proposto quattro nomi di possibili candidati successori, poi vanificati dalla riconferma dello stesso Zhou. Tra questi c'era quello di Guo Shuqing, che nelle ultime ore sembra, secondo il Wall Street Journal, il più probabile successore dell'attuale governatore, anche se fonti interne dalla stessa banca centrale hanno smentito al quotidiano statunitense l'ipotesi di imminenti dimissioni al vertice. Guo Shuqing è stato dal 2011 al 2013 a capo della China Securities Regulatory Commission, l'authority dei listini di Borsa del Dragone, e oggi è governatore dello Shandong, a sud di Pechino.
Cinquantotto anni, una carriera cominciata all'Accademia Cinese di Scienze Sociali, nel settore degli studi di ideologia marxista-leninista e del pensiero di Mao Zedong, Guo è poi stato tra il 1988 e il 1993 vice capo dell'agenzia governativa di pianificazione economica cinese, la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme, prima di diventare direttore della Commissione Statale per la ristrutturazione dell'Economia, carica che ha ricoperto fino alla fine degli anni Novanta. Il suo primo incarico di altissimo profilo istituzionale risale al 1998, quando entra proprio nella banca centrale con la carica di vice governatore, che ricoprirà fino al 2001. Da lì in avanti, Guo Shuqing ricoprirà solo posizioni di vertice, prima nella State Administration of Foreign Exchange e poi in China Construction Bank, uno dei quattro grandi istituti di credito cinesi, prima, appunto, di prendere le redini della China Securities Regulatory Commission, dove viene considerato il principale responsabile del processo di liberalizzazione del mercato obbligazionario cinese.
25 settembre 2014
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