WEN, L'UE RICONOSCA LA CINA COME ECONOMIA DI MERCATO
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WEN, L'UE RICONOSCA LA CINA COME ECONOMIA DI MERCATO

WEN, L'UE RICONOSCA LA CINA COME ECONOMIA DI MERCATO

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Pechino, 14 set. - "L'Unione Europea riconosca alla Cina ilpieno status di economia di mercato", questo il messaggio diWen Jiabao all'apertura della riunione annuale del Forumeconomico mondiale, a Dalian, dopo aver ribadito l'intenzionedella Cina di aiutare i paesi del Vecchio continente in pienacrisi del debito tramite un aumento degli investimenti. "Nelcorso degli anni il riconoscimento di tale status e' stato unodei principali ostacoli nelle relazioni tra Cina e UE", hadichiarato il premier, spiegando che le esitazioni dei Paesieuropei a riguardo sono state motivate da "standard tecnici"; ileader europei dovrebbero partire da una visione strategicadella cooperazione con il Dragone. La questione delriconoscimento dello status di economia di mercato ha tra isuoi motivi una "volonta' politica", "visto che ad essererigorosi ci sarebbero anche dei Paesi dell'Ue che non sonocompletamente conformi a questi standard" ha affermato Wen. Il premier cinese ha sottolineato come riconoscere lostatus di economia di mercato alla Cina in anticipo rispettoalla data stabilita dalla WTO, il 2016, "rappresenterebbe unsegno di sincerita'". Wen ha espresso la speranza che gliincontri con i leader europei, previsti per il mese prossimo,siano fruttuosi sotto questo aspetto. Il premier ha ribadito d'altro canto che l'UE e' un partnerstrategico per la Cina e che le rispettive economie sonofortemente complementari, ricordando come dopo lo scoppio dellacrisi economica il Dragone abbia inviato diversi "gruppi diacquisto" in Europa e abbia annunciato l'acquisto di parte deldebito di alcuni Paesi dell'UE. Il discorso del premier si e'concentrato poi sul difficile momento che stanno attraversandoEuropa e Usa; "C'e' chi dice che la crisi peggiore la stiaaffrontando la prima, chi la seconda; personalmente ritengo cheentrambe dovrebbero adottare il piu' presto possibile e condecisione politiche fiscali e finanziarie responsabili,riducendo cosi' il deficit e la pressione della crisi deldebito". .
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